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Droni, la guerra disumana

I velivoli militari telecomandati hanno rivoluzionato i conflitti, stravolto il mercato e contribuito alla destabilizzazione internazionale. L’Italia gioca un ruolo chiave Settembre 2017 Versione digitale

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“Fermate i soldati-robot” è l’appello che 116 fondatori di aziende di robotica e intelligenza artificiale -tra cui Elon Musk di Tesla- hanno lanciato all’Onu da Melbourne, dove si sono riuniti nella International Joint Conference on Artificial Intelligence (IJCAI).
Altreconomia dedica al tema la copertina del numero di settembre –“La guerra disumana”-: si tratta di una lunga inchiesta sui droni, le flotte telecomandate che hanno cambiato i conflitti. E il mercato globale delle armi: già oggi il comparto vale oltre 4 miliardi di dollari. L’Italia gioca un ruolo strategico: è il terzo Paese Nato che presto si doterà di droni armati e ospita basi di decollo, come quella di Sigonella. A Milano, il 25 settembre, grande convegno sul tema organizzato tra gli altri da Rete Disarmo.
Migranti: mentre si dibatte di respingimenti in mare e del ruolo della Libia, la nostra inchiesta spiega come la detenzione amministrativa degli stranieri sia un affare, anche in Italia. I governi dell’Unione europea infatti esternalizzano la gestione delle strutture di rimpatrio per gli immigrati a beneficio di grandi imprese multinazionali (nel nostro Paese ad esempio lavora la francese Gepsa, a Milano e Roma). Il mercato europeo della sicurezza delle frontiere vale 15 miliardi di euro l’anno, ed è in crescita.
Continua senza soste anche il consumo di suolo in Italia, e a trainarlo è sempre di più la logistica: la crescita del commercio online spinge il mercato dei capannoni -come quelli di Amazon- che, secondo le stime più prudenti, occupano ad oggi oltre 50 milioni di metri quadrati.
Siamo stati in Belgio, dove il coordinamento di “Let’s Cultivate Diversity” -composto di agricoltori, fornai, appassionati di grani antichi e ricercatori– si è ritrovato per condividere informazioni ed esperienze. Anche per rispondere al mercato delle sementi, che è sempre più concentrato nelle mani di pochi soggetti. E ancora, a poche settimane da “Cheese”, ci siamo arrampicati tra gli alpeggi per conoscere i “ribelli” del Bitto, il formaggio di altissima qualità al centro di una disputa legata al disciplinare DOP. E tanto altro ancora…

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