La copertina del numero di giugno di Altreconomia è dedicata agli oceani. A quella “sottile linea blu” che rende abitabile la Terra ed è minacciata da cambiamenti climatici, plastica e pesca intensiva. Ecco perché -e come- dobbiamo prendercene cura.
Il “primo tempo” si apre con un reportage dal Kazakhstan, lo Stato un tempo teatro di test militari sovietici che sta provando a lasciarsi alle spalle il nucleare. Segue la prima puntata del diario di un medico in prima linea nell’infinita guerra irachena. Luigi Montagnini scrive dalla sala operatoria di Mosul, enclave in territorio curdo, seconda per abitanti -2 milioni- solo a Baghdad. Siamo tornati anche nella Piana di Gioia Tauro, tra i braccianti senza casa, dove nulla sembra cambiato dalla rivolta di Rosarno del 2010.
Il “secondo tempo” vi racconta come è possibile tornare all’economia di montagna. Con coraggio e passione, con il sostegno delle istituzioni e dei consumatori. Le storie dalla Val Sabbia alla Val di Taro. Un approfondimento è dedicato poi all’economia circolare: il modello grazie al quale il Pianeta può davvero “chiudere il cerchio”.
Sono probabilmente 100mila i bambini che in Italia vanno a visitare un genitore in carcere. Associazioni e istituti lavorano per rendere l’impatto con le strutture meno traumatico, come insegna il caso degli “spazi gialli”. Li abbiamo incontrati.
Nel “terzo tempo” del giornale i protagonisti sono dal liutaio all’orafo, alla scoperta della sapienza dei “mestieri artistici”. L’Italia ne è piena e potrebbero contribuire allo sviluppo del Paese. E ancora, ricordando Carlo Cassola, intellettuale e scrittore morto trent’anni fa, era un antimilitarista convinto. Ne ricordiamo le battaglie con un’intervista ad Angelo Gaccione. E tanto altro ancora…