La ricchezza finanziaria detenuta all’estero in paradisi fiscali è pari a 7.600 miliardi di dollari. Le maggiori multinazionali -come dimostra il recente “caso Apple”- hanno costruito complesse architetture societarie per sfruttare il vantaggio offerto da sedi aperte in Paesi offshore o che applicano basse aliquote. Questi meccanismi impoveriscono gli Stati, e riducono la spesa sociale
Fino a ottobre 2014 è stato presidente della Commissione europea: da luglio è il nuovo presidente della banca d’affari. La rete ALTER-EU, con una lettera aperta che è possibile firmare on line, riporta l’attenzione sui potenziali conflitti d’interesse della “revolving door” tra pubblico e privato. Serve una maggiore regolamentazione per gli ex commissari
Il 24 agosto 2016, il nostro Paese ha disposto l’espulsione collettiva di 48 cittadini sudanesi prelevati a Ventimiglia. A legittimare l’iniziativa sarebbe un memorandum sottoscritto tra i due capi delle rispettive polizie, mai passato all’attenzione del Parlamento e non ancora pubblico. Per le ong si tratta dell’ennesima violazione del diritto comunitario. Nel 2015, infatti, il 64% delle richieste di protezione di sudanesi esaminate in Italia aveva determinato una qualche forma di tutela
Respingimenti collettivi, trattenimenti in “bunker sotterranei” e diritti negati anche a minori non accompagnati. Accade tra Italia e Svizzera, alla frontiera di Chiasso, dove tra luglio e agosto almeno 7mila migranti sono stati “riammessi” dalle autorità elvetiche. Un rapporto dell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione mette in fila i trattamenti, “inumani e degradanti”
Nel 2015, in Europa, secondo l’ultimo rapporto di Europol, gli attacchi “terroristici” sono stati 211, 107 dei quali privi di alcuna rivendicazione. 148 persone hanno perso la vita. In Africa, tra il 2009 e il 2015, il numero degli attentati è aumentato del 200% e le morti del 750%. Nel 2014, oltre 32mila persone sono decedute nel mondo per mano terroristica, l’80% delle quali in appena cinque Paesi. Nessuno è europeo
Un “filo rosso” lega le cose che succedono in Paesi diversi di ogni continente. Questa rubrica -a cura della redazione di Altreconomia- non vuole offrire al lettore notizie, ma la capacità di leggere i fatti in una cornice più ampia. Per comprendere le dinamiche economiche, sociali e politiche di quelli che comunemente vanno sotto la voce “Esteri”
Dalla “supplentite” alla digitalizzazione delle aule, dall’edilizia scolastica alla partecipazione delle famiglie, fino all’inclusione degli alunni con disabilità. In quali ambiti e come ha inciso la contestata “riforma”
A 15 anni dal G8 di Genova, e dopo la condanna della Corte europea dei diritti umani, il Parlamento non ha approvato il provvedimento che punisce questa fattispecie di reato. È l’ultima occasione per rivedere un testo pieno di lacune. Il 13 ottobre sit-in a Montecitorio per far pressione su Matteo Renzi e Andrea Orlando
Gestione virtuosa dei rifiuti, tutela del paesaggio e rilancio di politiche culturali. La sfida del piccolo centro nell’area nolana, nonostante le ripetute minacce e intimidazioni indirizzata agli amministratori locali. Che non demordono
Il 30 agosto inizia la quinta conferenza internazionale sulla decrescita. Oltre 500 ricercatori, economisti e scienziati si troveranno nella città ungherese per immaginare soluzioni all’instabilità ecologica, economica e sociale della società contemporanea. Il racconto del nostro corrispondente
Le “strategie” di Frontex e della Guardia costiera greca per bloccare le imbarcazioni dei migranti rivelate da The Intercept_; Balcani, il canale privilegiato delle armi dirette in Medio Oriente; le emittenti chiuse in Zambia; lo scandalo emissioni e la reticenza del governo francese nel caso “Renault”. La rassegna stampa settimanale di Altreconomia
Due stabilimenti legati al colosso del tessile avrebbero impiegato lavoratori 14enni, non lontano da Yangon. La denuncia è contenuta in un libro in uscita in Svezia la prossima settimana anticipato dal Guardian. Intanto, la multinazionale che in Italia conta 150 punti vendita e un fatturato di oltre 740 milioni di euro nel 2015, si difende appellandosi alle leggi internazionali sul lavoro