L’associazione prova ad andare oltre il semplice turismo, intraprendendo viaggi per condividere storie, ispirare cambiamenti e fare la differenza. Attraverso progetti di riforestazione, tutela degli ecosistemi e sostegno alle comunità vulnerabili. Con il suo nuovo progetto, Buscando Nuna, che si può supportare su Produzioni dal basso, andrà in Sud America, tra Bolivia e Perù
Mentre su Rafah incombe l’ultima offensiva israeliana, l’accesso degli aiuti resta complicatissimo. Manca tutto, dall’acqua all’insulina. E chi può provare a uscire va incontro a vere e proprie estorsioni. “Hanno ucciso la speranza”, dice Andrea De Domenico, capo dell’Ocha nei Territori occupati. La missione della Ong italiana Music for peace e l’appello dei Gaza Sunbirds
Il 24 aprile 2013 ha segnato la peggiore tragedia dell’industria della moda: il crollo dell’edificio uccise infatti 1.138 persone. “Il catastrofico bilancio è stato determinato da un mix letale di fattori legato ai grandi marchi -osserva la Campagna Abiti Puliti-: aver ignorato le condizioni pericolose delle fabbriche, i salari da fame e aver limitato la capacità dei lavoratori di organizzarsi collettivamente”
La Giunta Giani ha avviato l’iter per modificare la normativa sulle attività estrattive e aumentare del 5% la capacità autorizzata fino al 2038. Una scelta che andrà a impattare anche su ecosistemi fragili come quello del Parco delle Alpi Apuane, tra le province di Lucca e Massa-Carrara. “Una resa alle pressioni delle imprese”, denuncia Legambiente
La Ong inglese Earthsight ha condotto un’inchiesta per un anno lungo la filiera di questa fibra tessile: i due marchi della fast fashion avrebbero immesso sul mercato 800mila tonnellate di cotone coltivato su terreni disboscati illegalmente nella savana tropicale che copre un terzo del Brasile. “Il sistema di filiera ‘etica’ su cui si basano questi colossi è fondamentalmente difettoso”
Antigone ha presentato il XX rapporto sulle condizioni di detenzione con un focus dedicato ai suicidi. Oltre cento in poco più di un anno, sintomo del malessere che si vive nei penitenziari, sempre più affollati e tossici. Intanto il governo punta a smantellare il reato di tortura che ha portato a 192 agenti indagati dal 2017. Una violenza che riguarda da vicino anche i minori. Il caso dell’Ipm “Beccaria” di Milano
A un anno dall’inizio degli scontri tra le forze governative e quelle di Supporto rapido la situazione per i profughi è drammatica. Il Paese è sull’orlo della carestia e la popolazione rischia il reclutamento forzato in una delle due fazioni (entrambe responsabili di gravi violenze). Al confine con il Ciad si formano campi profughi spontanei. Il racconto degli operatori umanitari
Due giorni per celebrare il centenario della nascita di una figura centrale del panorama politico e culturale italiano del Novecento, distintasi per la sua critica al socialismo reale e per il suo impegno in difesa dei diritti del lavoro e dell’ambiente. Il 22 e 23 aprile a Roma si svolgerà un convegno e un tributo artistico nel suo ricordo
L’Agenzia per la protezione dell’ambiente statunitense ha introdotto il primo regolamento sull’acqua potabile per sei Pfas dannosi per la salute umana. La norma proteggerà circa cento milioni di persone. In Italia, intanto, nonostante preoccupanti livelli di contaminazione, il governo rimane immobile
Da circa un anno nel capoluogo lombardo è stato adottato un nuovo meccanismo di prenotazione degli appuntamenti. Ma invece di snellire l’iter burocratico ha semplicemente fatto sparire le file davanti alla questura, scaricando la gestione sulle realtà del Terzo settore. La denuncia in un report di Asgi, Irc, Le Carbet, Mutuo Soccorso Milano, Naga e Intersos
Dalla precarietà lavorativa alla difficoltà di accesso ai servizi pubblici come sanità, trasporti, istruzione, fino all’impennata del prezzo degli affitti. L’indagine che punta a indagare le trasformazioni è promossa dalla Cgil di Bologna e Imola, dall’Istituto Ires in cooperazione con Arci, Link, Unione degli universitari e Piazza Grande. I primi risultati arriveranno a giugno
Dal 2020 al 2022 i membri del G20 e le loro istituzioni finanziarie hanno destinato fondi a progetti di carbone, petrolio e gas fossile per 47 miliardi di dollari all’anno. Una scelta in contrasto con il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione. Mentre i finanziamenti alle rinnovabili sono stati indirizzati principalmente ai Paesi ad alto reddito