Quello di giugno 2013 è il numero 150 di Altreconomia, che “festeggiamo” con una proposta speciale (on line tra qualche giorno) rivolta a tutti i nostri lettori (che possono rinnovare o regalare un abbonamento e allo stesso tempo diventare soci della nostra cooperativa) e contenuti frizzanti.
La copertina è dedicata, infatti, a Coca-Cola: la filiale italiana della multinazionale, infatti, paga poche decine di migliaia di euro all’anno per l’acqua che utilizza nei propri stabilimenti, circa 2,4 miliardi di litri, l’ingrediente principale delle bibita più famosa al mondo.
Nella nostra inchiesta vi spieghiamo come, visitando due impianti di produzione -a Nogara (Vr) e Oricola (Aq)– teatro negli ultimi mesi di aspre vertenze sindacali.
La seconda inchiesta del numero è dedicata alla casa, e in particolare alla crisi dell’edilizia residenziale pubblica: in Lombardia, entro il 2018, mancheranno mezzo milione di alloggi popolari. E la stima di Ae -che ha sentito tutti gli Osservatori regionali sull’edilizia abitativa- è che in Italia ne serviranno due milioni. Con una (possibile) ricetta per rispondere a quest’emergenza.
C’è anche un’intervista a Nadia Urbinati, sulla disuguaglianza che cresce nel nostro Paese. Per accompagnarla, Ae ha elaborato i dati della Banca d’Italia sul reddito disponibile degli italiani scoprendo che l’1% degli italiani, il più ricco, dispone di un reddito complessivo di 76,3 miliardi di euro, pari a quello del 35,5 per cento dei contribuenti più poveri, pari a oltre un terzo della popolazione.
Il focus sulle economie solidali parte dal Friuli, con il racconto della filiera del pane “di comunità”, un progetto di Paìs di San Marc, che gestisce una proprietà collettiva -né pubblica né privata- in provincia di Udine.
Da tutta Italia, invece, i racconti dei produttori di zafferano.
È una fattoria sociale quella di Chiaiano, gestita da una cooperativa che ha avuto in affidamento terreni confiscati alla criminalità organizzata (purtroppo diamo anche “i numeri” dell’ultimo rapporto dell’Agenzia governativa che li gestisce, e non sono buoni).
Infrastrutture&ambiente, infine: raccontiamo la storia (infinita) del Passante di Mestre, col suo fardello di debito pubblico, da un miliardo di euro; pubblichiamo “la mappa del tesoro”, con l’elenco delle nuove trivellazioni per estrarre petrolio e gas nelle Jonio; puntiamo il faro su una discarica per rifiuti speciali di Marano Vicentino, che “incombe” sulla falda che alimenta gli acquedotti di 800mila abitanti, tra Vicenza e Padova, e aggiorniamo sul processo (finalmente) in corso per la discarica abusiva di Bussi (Pe), all’interno di un ex stabilimento Montedison; chiudiamo con il piano cave della Provincia di Lecco, che data la crisi dell’industria del cemento pare solo un sovradimensionato favore a chi estrae.