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Per illuminare le storie di riscatto dietro alla produzione di cosmetici

Un barattolo di burro di karitè lavorato dalle donne di una cooperativa femminile del Nord del Ghana © Noura cosmetici

“Noura racconti cosmetici” realizza saponi importando le materie prime dal continente africano e facendo emergere le ricadute della “filiera etica” sulla vita dei produttori locali. Con cui stringe rapporti commerciali rispettosi dei diritti

Tratto da Altreconomia 271 — Giugno 2024

"Noura”, che in arabo significa luce, non poteva restare solo un soprannome. Per Eleonora Jaibi e Umberto De Magistris è diventato il simbolo di un progetto fondato su tre pilastri: i viaggi, la cosmesi e il commercio equo e solidale. È nata così “Noura racconti cosmetici”, una linea di saponi e prodotti artigianali realizzati con materie prime provenienti da diversi Paesi del continente africano. “Lo scopo è quello di supportare e comunicare l’importanza delle filiere etiche, sia per la società, in particolare per le donne, sia per l’ambiente in generale: i progetti con cui collaboriamo tutelano la biodiversità e gli ecosistemi naturali”, spiega Jaibi che è attualmente docente di sostegno in una scuola secondaria di Genova.

Una visita sul sito di “Noura racconti cosmetici” permette in pochi clic di viaggiare da un Paese all’altro del continente africano in base ai prodotti consultati. “Acquistiamo gli oli e i burri in loco e poi, una volta in Italia, grazie a un amico chimico-cosme

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