Altreconomia dedica la copertina del numero di novembre ai giovani, dando loro voce: la societร -infatti- preferisce offrire un
ritratto stereotipato della gioventรน, ma non ascolta e nemmeno sโinterroga sui propri fallimenti.
Chi ha meno di 30 anni ha valori e idee sul proprio futuro, come dimostrano le ricerche di Elisa Lello, che abbiamo intervistato: โร urgente permettere ai giovani di sognare. Anzi, esortarli a farloโ ci ha detto.
Con un approfondimento sui NEET, quasi 2,3 milioni di italiani tra i 15 e i 29 anni che non studia, non lavora e non si forma.
Il numero 176 di Ae prosegue con un dossier di 6 pagine dedicato al clima. A fine novembre, a Parigi, รจ infatti in programma COP21, la Conferenza ONU sui cambiamenti climatici che vedrร gli stati impegnati nella ricerca di un accordo globale contro il riscaldamento globale: spieghiamo la posta in gioco per il Pianeta, approfondiamo due temi.
Il primo รจ quello dei profughi ambientali, un tema che riguarda sempre di piรน anche il โNord riccoโ (solo in Europa sono stati 40mila nel 2014), il secondo la guerra e il settore degli armamenti, le cui emissioni non vengono rendicontate.
Cโรจ poi un focus sullโEmilia-Romagna, con il racconto della presenza mafiosa in Regione (a fine ottobre รจ partito il processo โAemiliaโ, contro 219 presunti โndranghetisti) e il ritratto del giornalista che per primo lโha raccontata.
Siamo stati anche a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna: laย sindaca avrebbe subito pesanti minacce per aver bloccato unโoperazione immobiliare da 300 milioni di euro.
Ricordate lo โSblocca-Italiaโ? Un anno dopo la conversione in legge, tra le ereditร del provvedimento -da noi ribattezzato โRottama Italiaโ- ci sono una dozzina di inceneritori. Su Ae 176 la storia delle mamme di Sesto Fiorentino (FI) che non accettano il โfornoโ in progetto, e protestano.
Spazio poi alla privatizzazione di Poste -spiegata con una infografica-: a chi conviene davvero la quotazione in Borsa del 34,7% delle azioni di proprietร pubblica? La vendita ridurrร davvero il debito pubblico?
Il nodo dei lavoratori e delle proprietร immobiliari.
Grom chi? Il marchio del โgelato come una voltaโ รจ stato acquistato da Unilever, multinazionale proprietaria di Algida, che chiude lโultimo stabilimento in Italia, a Caivano (NA).
Un foto-reportage dallโAgro romano sfregiato dal cemento, privato di relazioni sociali e momenti culturali.
Vi raccontiamo, infine, il condono mascherato in corso in Italia: le ultime modifiche alle norme che regolano la โcollaborazione volontariaโ (voluntary disclosure, che scade il 30 novembre) per il rientro dei capitali garantiscono infatti la non punibilitร dei reati commessi.