Per prevenire e combattere la criminalità organizzata serve un’azione di legalità organizzata. È questo il principio che abbiamo appreso in Italia grazie all’opera di diversi magistrati e investigatori. Altri due principi sono da richiamare. Il primo: non basta la repressione per affrontare il crimine organizzato, in particolare quello mafioso. Serve contemporaneamente, come scrisse la Commissione parlamentare antimafia presieduta da Luciano Violante a metà degli anni Novanta, un’azione di prevenzione, che operi sul versante culturale e della giustizia sociale. All’antimafia dei delitti, scrisse la Commissione, deve accompagnarsene una dei diritti. Ecco perché, come abbiamo già scritto su Altreconomia, in Italia è nata quella sociale, formata da associazioni, scuole, sindacati e altri soggetti.
Il secondo principio: se il crimine organizzato e mafioso si sono globalizzati, altrettanto deve avvenire per l’azione di law enforcement. Questi principi hanno cominciato a