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Dall’Umbria alla Sicilia. Le prossime tappe di IT.A.CÀ, il festival del turismo responsabile

Una vista della Valnerina, in Umbria, tappa del festival IT.A.CÀ © Andrea Trevisi

Dopo Monte Catria, nelle Marche, e Quartu S. Elena, in Sardegna, l’itinerario di agosto e settembre della XVI edizione di IT.A.CÀ si snoda ancora da Nord a Sud, passando per le Isole. La Valnerina e quella spoletana, e poi l’Irpinia, le verdi campagne del fiume Panaro, fino alla magia dell’Ogliastra. Una rete di persone che “hanno a cuore la propria gente e la propria terra”

Continua il viaggio di IT.A.CÀ, il festival del turismo responsabile per vivere i territori nel rispetto delle culture e dell’ambiente (di cui Altreconomia è media partner). Nato nel 2009 a Bologna dall’idea di Yode, Cospe onlus e Nexus Emilia-Romagna e premiato nel 2018 dall’organizzazione mondiale del turismo dell’Onu (Unwto) per l’eccellenza e l’innovazione che ha portato nel settore, quest’anno giunge alla sua sedicesima edizione.

Dopo la tappa a maggio di Monte Catria nelle Marche e quella di Quartu S. Elena in Sardegna, dal 20 al 30 giugno, l’itinerario di agosto e settembre si snoderà tra Umbria, Campania, Emilia-Romagna, Sardegna, Sicilia e Lombardia.

La particolarità di IT.A.CÀ, che in dialetto bolognese significa “sei a casa”, è infatti quella di essere un festival in cammino, dislocato in diversi luoghi, da scoprire attraverso percorsi a piedi e a pedali, workshop, seminari, laboratori, mostre, concerti, documentari, libri e degustazioni, per un’idea di turismo più etico e rispettoso dell’ambiente e delle comunità.

“Le tappe del festival raccontano il proprio territorio, ognuna con la sua visione peculiare, riuscendo così a offrire al viaggiatore e alla propria comunità un’opportunità unica per immergersi in luoghi straordinari e poco conosciuti, pieni di storia e di storie, dove ‘essere umani’ significa ‘essere nella natura’, non ‘circondati da’”, racconta Sonia Bregoli, co-fondatrice e responsabile del coordinamento nazionale e della comunicazione del festival.

IT.A.CÀ rappresenta quindi una rete di più di 700 realtà locali, nazionali e internazionali e prima ancora di persone che hanno a cuore la propria gente e la propria terra e che sceglie di adottare il festival nel proprio territorio, declinando il tema dell’edizione in corso.

Quello di quest’anno è “Radici in movimento”, titolo che gioca con il binomio turista-migrante ed esplora, in 15 tappe che coinvolgono da maggio a novembre sette Regioni, tutte le tensioni e le contraddizioni di due parole che esprimono uno spostamento di persone, ma a cui associamo immagini, stereotipi ed emozioni contrastanti, spesso opposte.

Dal 9 all’11 e dal 23 al 25 agosto IT.A.CÀ sarà dunque nella Valnerina e nella valle spoletana. La prima parte di questa tappa racconterà l’itinerario della canapa nei territori intorno a Sant’Anatolia di Narco (PG), un’arte antichissima, parte integrante delle radici di questi luoghi. La giornata del 10 sarà infatti tutta dedicata alla sua tessitura e filatura, con laboratori interattivi e storie e racconti incentrati su questa fibra naturale. La seconda parte, si concentrerà invece sulla zona di Poggiodomo con passeggiate, mostre-racconto e degustazioni.

Nuova entrata dell’edizione 2024 è la tappa in Irpinia dall’11 al 24 agosto e l’11-15-22-29 settembre. Un’occasione per scoprire una delle zone meno note della provincia di Avellino attraverso un trekking di 12 chilometri da San Nicola Baronia a Trevico, il borgo più alto della Campania e grazie ai numerosi eventi come passeggiate culturali, tour e degustazioni di prodotti tipici.

IT.A.CÀ approderà poi In Emilia-Romagna con due weekend (24 agosto-primo settembre) per scoprire le campagne del fiume Panaro e le dolci colline modenesi. L’ulivo, i grani antichi, il luppolo, la pera rossellina saranno i protagonisti di un cammino che parte da Guiglia, dove le “colture antiche” rinascono grazie a nuove esperienze. A Savignano sul Panaro, i viaggiatori potranno partecipare ad una giornata dedicata alle querce, regine degli alberi e monumenti del tempo. Mentre ricchissimo è il programma del secondo e ultimo fine settimana della tappa a Spilamberto: concerti, spettacoli di burattini, tour urbani e un’escursione alla scoperta dell’ex Convento dei Monaci Agostiniani dove, secondo la tradizione, sarebbe stato ospitato Martin Lutero.

Dall’Emilia- Romagna alla Sardegna e poi di nuovo in Emilia-Romagna. Nei due fine settimana del 13-22 settembre, IT.A.CÀ accompagnerà i viaggiatori alla scoperta della magia del territorio ogliastrino. Anche in questo caso non mancheranno escursioni, laboratori, trekking, conferenze e serate stellate, per esplorare e celebrare le ricchezze di Arzana, Lanusei e Villagrande Strisaili.

Un momento del laboratorio per fare i culurgiones nella tappa dell’Ogliastra di IT.A.CÀ dello scorso anno

Contemporaneamente il 13 settembre partirà anche la tappa “madre” del festival, che si terrà ogni fine settimana fino al 13 ottobre a Bologna, città natale di IT.A.CÀ. Oltre ai consolidati format dei cammini e degli itinerari in bicicletta, sia in città sia fuori, alle mostre fotografiche, ai laboratori per bambini, alle presentazioni di libri, il fitto programma della tappa bolognese accoglie anche numerose collaborazioni con il cuore artistico della città. Si segnalano “We Did It!”, uno spettacolo sul cambiamento climatico che viaggia su un van elettrico, creato su misura per IT.A.CÀ in collaborazione con Ateliersi. Da segnare in agenda anche il laboratorio di scrittura collettiva e meticcia con Wu Ming 2 che durante il festival presenterà i testi frutto del lavoro dei partecipanti.

Le tappe successive saranno invece in Sicilia il 20-22 settembre, alla scoperta della città di Palermo e dei suoi territori con uno sguardo attento alle realtà sociali e in Lombardia il 26-30 settembre, prima a Brescia e poi a Mantova. Attraverso incontri, dibattiti, passeggiate, degustazioni, giochi e biciclettate, la tappa lombarda racconterà le radici e i movimenti degli emigranti che tornano turisti sia nella città di Brescia sia nelle sue valli. L’esplorazione del sito Unesco Mantova e Sabbioneta e del territorio che lo circonda sarà invece affidata alle testimonianze e alle narrazioni delle storie di chi lo ha vissuto e di chi lo abita.

Questi sono solo alcuni degli appuntamenti di un programma vastissimo e in continuo aggiornamento, per cui si consiglia di monitorare il sito www.festivalitaca.net.

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