Secondo la Corte dei Conti, la concessione autostradale in capo alla società Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova spa, che oggi fa capo ad Atlantia (la holding di partecipazioni della famiglia Benetton), che dovrebbe realizzare l’opera, sarebbe stata prorogata nel 2007, con la sottoscrizione della Convenzione Unica, pur in assenza dei requisiti di legge. È un nuovo tassello in un romanzo d’asfalto e gallerie che si trascina dalla fine degli anni Settanta
“Mentre l’Amazzonia brucia, BlackRock sta facendo profitti sulla distruzione ambientale e il caos climatico”. La denuncia di Friends of the Earth USA, Amazon Watch e Profundo, le tre realtà che nell’agosto 2019 hanno pubblicato il report che rivela come il più grande investitore istituzionale del mondo (6.500 miliardi di dollari gestiti) sia profondamente “coinvolto” in settori problematici
Dall’1 al 5 ottobre nella città palladiana arriva una nuova edizione del festival del cinema del lavoro, nato quattro anni fa per dare spazio alla produzione audiovisiva indipendente che racconta il mondo del lavoro. Un appuntamento dalla vocazione internazionale e attento allo sguardo femminile, che si svolge in diversi spazi urbani creando nuove connessioni per interpretare la complessità del mondo presente
Secondo i dati Inps pubblicati a fine agosto, delle 905.000 domande accolte a metà luglio per il reddito o la pensione di cittadinanza, solo il 6% riguardava cittadini non comunitari. I requisiti per accedere alla misura sono discriminatori. Eppure il rischio di povertà per gli stranieri è quasi il doppio rispetto a chi vive in famiglie composte da soli italiani. “Una misura nata con l’obiettivo di contrastare la povertà più grave, esclude una quota rilevantissima delle famiglie più povere”, spiega l’avvocato Alberto Guariso (Asgi)
Nell’indagine “People on the move” dedicata alla mobilità nei 28 Paesi dell’Ue, Eurostat si è occupato delle persone che vivono o lavorano al di fuori del proprio Paese d’origine. L’8,3% degli occupati nell’Ue sono cittadini stranieri, tra comunitari e non. E i lavoratori transfrontalieri sono per lo più uomini nel settore edilizia
Un “filo rosso” lega le cose che succedono in Paesi diversi di ogni continente. Questa rubrica -a cura della redazione di Altreconomia- non vuole offrire al lettore notizie, ma la capacità di leggere i fatti in una cornice più ampia. Per comprendere le dinamiche economiche, sociali e politiche di quelli che comunemente vanno sotto la voce “Esteri”
La concessione di El Cerrejon -la più grande dell’America latina- ha devastato l’ambiente e costretto venti comunità a lasciare le loro terre. La lotta delle donne del popolo Wayùu, che chiamano in causa anche l’italiana Enel
Nel 2019 la popolazione mondiale ha raggiunto quota 7,7 miliardi di persone. Un miliardo in più rispetto al 2007, due miliardi in più rispetto al 1994, “appena” venticinque anni fa. Secondo le ultime previsioni pubblicate dalle Nazioni Unite, da qui al 2030 sul Pianeta saremo 8,3 miliardi, 9,7 miliardi al 2050, 10,9 miliardi al 2100. Oltre a quelle “curve” e a quei “numeri” c’è però un “mondo che procede a velocità diverse” e che va indagato al di là di “scenari troppo distanti”, come suggerisce il prof. Massimo Livi Bacci
Ancora oggi l’alpinismo viene spesso percepito come un’attività prevalentemente maschile. Dall’Europa all’America Latina crescono i gruppi al femminile che promuovono un modo diverso di vivere la montagna
Il progetto europeo LIFE “WolfAlps” ha permesso di mappare la presenza dei lupi sulle Alpi italiane. Dall’autunno 2019, l’indagine si allargherà a Francia, Svizzera, Austria e Slovenia. L’importanza della ricerca per interventi efficaci
Dall’inizio dell’anno, nella foresta pluviale amazzonica sono stati registrati 75mila eventi incendiari. Il Governo, però, colpisce la scienza. Intervista all’ex direttore dell’Istituto nazionale di ricerche spaziali del Brasile, licenziato dal presidente dopo aver denunciato i dati in crescita della deforestazione
A due anni dallo scoppio delle violenze in Myanmar contro la minoranza musulmana, oltre 900mila persone vivono ancora in condizioni difficili nei campi profughi in Bangladesh. Pochissimi gli atti concreti per consentire loro di tornare nel Paese d’origine in condizioni di sicurezza. Medici Senza Frontiere chiede maggiori “sforzi diplomatici” alla comunità internazionale