Così le dinamiche demografiche accentuano le iniquità territoriali

di Luca Martinelli — 1 Novembre 2024

Nel nostro Paese in vent’anni l’età media della popolazione è aumentata di oltre cinque anni. La situazione è più complessa nei Comuni delle aree interne, dove oltre un quarto degli abitanti ha più di 65 anni. L’approfondimento dell’Istat

Tratto da Altreconomia 275 — Novembre 2024

Una nazione non può prescindere dal numero e dalle caratteristiche della sua popolazione”, scrive Paolo Manfredi nel libro “L’eccellenza non basta” (Egea, 2024). “Questo -argomenta- perché i Paesi poggiano sulle persone e perché si tratta del dato più strutturale e complesso da modificare, secondo solo all’orografia”.

Nell’Italia rugosa, quelle delle aree interne, i Comuni lontani dai centri urbani e dalle città dove si concentrano i servizi essenziali, le dinamiche demografiche caratterizzate dalla continua riduzione della popolazione residente sono ancora più visibili.

Oggi l’Italia conta in tutto 58.989.749 abitanti (al primo gennaio 2024, Istat), mentre dieci anni prima il dato era pari a 60.345.917 persone: paradossalmente, l’età media è più alta proprio in quei territori dove c’è un problema di assistenza legato alla presenza di strutture sanitarie per le visite specialistiche e di medicina di base.

A livello nazionale, l’età media all’inizio di quest’anno era pari a 46,