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Diritti / Attualità

Wonderful world, a Parma l’accoglienza si apre alla città

© Ciac onlus

La struttura gestita dal Ciac era stata inaugurata nel 2019 per accogliere i richiedenti asilo finiti per strada a causa dei “Decreti Salvini”. Oggi organizza laboratori e iniziative rivolte alla cittadinanza. E da settembre accoglierà anche viaggiatori solidali

Una decina di camere da letto, spazi comuni, saloni e due cucine in cui si mescolano i profumi delle cucine di diversi Paesi, dall’Africa sub-sahariana all’Afghanistan. A prima vista Wonderful world, la struttura gestita dal Ciac (Centro immigrazione asilo cooperazione internazionale) a Parma, può sembrare un centro di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo come tanti altri; ma la sua storia e quelle delle persone che lo abitano e lo animano -ospiti, operatori e volontari- non sono affatto ordinari. Come dimostra anche la “nuova vita” di questo coraggioso progetto che da settembre aprirà le proprie porte anche a turisti solidali e viaggiatori curiosi di scoprire un’esperienza di accoglienza diversa.

Bisogna innanzitutto fare un passo indietro e tornare all’ottobre 2018 quando è entrato in vigore il cosiddetto “Decreto Salvini” (Decreto immigrazione e sicurezza 113/2028, poi convertito in legge 132/2018) che ha stravolto il sistema Sprar (contestualmente rinominato Siproimi) escludendo dal circuito dell’accoglienza i titolari di protezione umanitaria e i richiedenti asilo. Un cambiamento normativo che in poco tempo ha fatto finire per strada centinaia di persone, costrette all’improvviso a lasciare i centri in cui vivevano o chi, in attesa di un posto, non ha potuto farvi ingresso.

A fronte di quella situazione il Ciac -onlus attiva dal 2001 e che attualmente accoglie circa 250 tra migranti forzati all’interno di appartamenti diffusi sul territorio di tutta la provincia- ha lanciato assieme ad altre associazioni la campagna di informazione e sensibilizzazione “Io accolgo” e si è messo al lavoro per dare una risposta alle persone che erano rimaste per strada. “Volevamo dimostrare che era possibile portare avanti un progetto di accoglienza dal basso, al di fuori del sistema istituzionale”, racconta ad Altreconomia Chiara Marchetti, responsabile dell’area progettazione e ricerca della onlus.

Agli appelli lanciati in quelle settimane hanno risposto tante persone, che si sono messe a disposizione come volontari, e i padri saveriani di Parma che hanno messo a disposizione in comodato d’uso gratuito una struttura non più utilizzata. “Wonderful world ha aperto nel dicembre 2019 proprio per accogliere gli esclusi dall’accoglienza 0ufficiale’, senza fondi istituzionali e con una forte presenza di volontari -continua Marchetti-. Garantiamo i servizi di formazione, assistenza legale e socio-sanitaria che sono imprescindibili per assicurare la dignità e il rispetto dei diritti delle persone accolte. Ma non volevamo limitarci a ‘replicare’ quello che fa un normale centro di accoglienza, abbiamo voluto andare oltre: la casa è aperta a iniziative e attività di diversi tipi rivolte a tutta la cittadinanza. I volontari, una trentina circa, la vivono in maniera molto intensa dimostrando che una convivenza interculturale è possibile”.

© Giulio Di Meo per Ciac onlus

Archiviata la stagione dei “Decreti Salvini”, Wonderful world continua ad accogliere quei migranti che, per i motivi più diversi, non hanno i requisiti per accedere alle strutture del sistema centrale (oggi Servizio di accoglienza e inclusione, Sai) o in quelle “straordinarie” del circuito prefettizio (Cas): “Sono richiedenti asilo in attesa di formalizzazione della domanda, che hanno ricevuto una revoca dell’accoglienza, oppure ricorrenti che hanno perso i requisiti. Persone che, per diversi motivi, sono uscite dal circuito dell’accoglienza ufficiale e non possono più rientrarvi -spiega Marchetti-. Recentemente abbiamo ospitato una donna che ha ottenuto il riconoscimento della protezione e contestualmente è riuscita a ricongiungersi con le figlie e la madre anziana, ma non riusciva a trovare un appartamento adatto”. Wonderful world permette quindi agli operatori di Ciac di dare risposte alle diverse esigenze e alle necessità del momento.

© Giulio Di Meo per Ciac onlus

L’accoglienza è continuata anche durante i difficili mesi della pandemia da Covid-19, ad esempio a favore di chi aveva bisogno di un’abitazione temporanea per un periodo di quarantena prima di entrare in un centro Sai. Ciac ha dovuto invece limitare le attività socializzanti e i momenti di apertura con l’esterno. “Ma nel 2022 le iniziative come laboratori, cene multietniche e solidali, mostre sono riprese: vogliamo che la casa si apra sempre di più alla cittadinanza”, spiega Marchetti. Il programma di attività per l’ultima settimana di agosto e l’inizio di settembre è già denso di appuntamenti: dal picnic di fine estate al Parco ducale di Parma ai laboratori per bambini, dall’attività sulle ricette tipiche dei diversi Paesi ai momenti di gioco in società. A questo si aggiungono due nuove iniziative, la prima prevede l’apertura delle aree comuni di Wonderful World per due pomeriggi a settimana a chi avesse bisogno di un luogo per studiare o per organizzare riunioni. La seconda invece è la nascita della “Locanda sociale e solidale”, una piccola struttura ricettiva nella forma di casa per ferie che, oltre a offrire ospitalità, potrà sostenere l’inserimento lavorativo delle persone accolte: “Vuole essere un’idea di turismo solidale: dedicheremo alcune stanze della struttura all’accoglienza dando la possibilità di soggiornare a Parma con prezzi ‘da ostello’ -conclude Marchetti-. Questo, oltre ad aiutare la sostenibilità economica di Wonderful world vuole essere un ulteriore occasione per mettere in contatto persone diverse, contaminando mondi differenti”.

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