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Diritti / Opinioni

L’università non è al servizio del mercato

Immanuel Kant (Königsberg, 22 aprile 1724 - 12 febbraio 1804) è stato un filosofo tedesco

Gli Atenei non devono modellare i corsi di studio su ciò che chiedono le imprese ma fornire idee e strumenti per immaginare un futuro migliore. La rubrica di Tomaso Montanari

Tratto da Altreconomia 274 — Ottobre 2024

La famosa “terza missione” dell’università (dopo ricerca e didattica) non è la messa a profitto dei brevetti, ma (per usare le parole di Umberto Eco) “il rafforzamento e la difesa di valori fondativi universali, non ordinati negli scaffali di una biblioteca, ma diffusi e propagati con ogni mezzo possibile”.

Già, ma quanti professori universitari ricordano che il loro dovere non si esaurisce affatto nelle aule e nelle biblioteche, ma appunto sta nel parlare ovunque, “con ogni mezzo possibile”? La funzione dell’università non è quella di rispondere alle esigenze attuali della società, o alle necessità contingenti del mercato, ma semmai fornire idee, strumenti e teste ben fatte (e non ben piene) per rinnovare, cambiare, articolare quelle esigenze sociali e quelle necessità di mercato. Non modellare i corsi di studio su ciò che chiedono le imprese, ma immaginare le imprese del futuro: e su questa autonoma immaginazione costruire corsi di studio visionari; essere un laboratorio di idee,

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