Puntualmente, ai primi di maggio, sul muro di casa mia, nel cuore di San Frediano, il vecchio quartiere d’Oltrarno a Firenze, rifiorisce una scritta: “Perché la chiamate stagione dei turisti se non possiamo sparargli?”. Non violenta, ma tipica dell’umorismo nero fiorentino. In realtà, accade il contrario. È il turismo -o meglio il “non-governo” del turismo- che uccide Firenze.
Il Covid-19 squarciò il velo di Maya: Firenze non c’era più. Per le strade del centro non c’era letteralmente nessuno: non per un rigoroso rispetto del confinamento, ma perché letteralmente nessuno vive più in questa quinta di cartone del quadrilatero romano che costituisce il cuore della città storica.
Secondo i dati dell’Irpet (l’Istat regionale toscano) vediamo che sia nel decennio 2000-2010 sia in quello successivo 2010-2020 Firenze ha perso circa 70mila abitanti, 77mila nel primo e 71mila nel secondo decennio, con una media di circa settemila abitanti per anno. Di questi circa il 73% si ricolloca nel t
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