Caro Eddy,
te ne sei andato ormai da cinque anni, ma non ti sei perso molto, almeno dal punto di vista politico, culturale, civile: l’Italia è sprofondata ancora più in basso. Lo so che è difficile anche solo immaginarlo, perché era già in un abisso.
Ma oggi abbiamo al governo il partito erede del Movimento sociale, e dunque del fascismo. Stanno portando l’Italia non so se verso il Ventennio, ma certo verso l’Ungheria di Viktor Orban: vogliono cambiare la forma di governo (verso una specie di dittatura del capo, la chiamano premierato), ridurre al silenzio ogni dissenso a forza di manette e manganelli, occupare informazione e cultura, ridurre le scuole a caserme.
E poi la guerra: una dietro l’altra, come se fosse normale. Non parliamo del ministero della Cultura (no, peggio di Dario Franceschini no: ma sembra un circo equestre). Non parliamo della tua Venezia, della mia Firenze. Della nostra Napoli. Scusa se te lo dico, ma non era proprio questo il momento di andarsene. Già: per