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L’alta finanza che sostiene l’inclusione lavorativa delle persone più fragili

La cooperativa finanziaria solidale Mag2 di Milano ha avviato una collaborazione con la sartoria sociale gestita da “Catena in movimento 2.0”, realtà nata all’interno del carcere di Bollate che promuove l’inserimento lavorativo di detenuti, ex detenuti, migranti e donne vulnerabili. “La finanza può stare dalla parte dei valori etici e sociali”

Promuovere l’inclusione e l’integrazione delle persone in disagio sociale attraverso la formazione e il lavoro e favorire una cultura dell’accoglienza e dell’uguaglianza. Sono gli obiettivi del progetto “L’alta finanza si scatena” nato dall’incontro tra i responsabili di Mag2 finance (cooperativa finanziaria solidale nata a Milano nel 1980) e la cooperativa “Catena in movimento 2.0”, che realizza confezioni e prodotti sartoriali con sede all’interno di RiMaflow, la fabbrica recuperata di Trezzano sul Naviglio, alle porte di Milano.

Il progetto prevede la realizzazione di una linea di prodotti di sartoria (una t-shirt e una shopper) caratterizzate da un’immagine realizzata appositamente dal vignettista Gianlorenzo Ingrami, in arte Gianlo. “Una proposta semplice, ma in cui si sommano tanti elementi virtuosi -spiega ad Altreconomia Stefano Panzeri di Mag2-. Il progetto è nato dal desiderio di fornire un’opportunità di riscatto a persone detenute ed ex detenute offrendo loro una formazione e un lavoro dignitoso presso la sartoria di ‘Catena in movimento’ nata proprio all’interno del carcere di Bollate”.

Christian Loor Loor, mente e anima della cooperativa, è stato il promotore di questa iniziativa nata nel 2017 come semplice gruppo di volontari all’interno della casa circondariale di Milano Bollate: “Io e un altro detenuto abbiamo iniziato ad attivarci per produrre oggetti di artigianato da mettere in vendita con l’obiettivo di devolvere il ricavato in beneficienza -racconta ad Altreconomia-. Fin dall’inizio il nostro obiettivo era quello di indirizzare i nostri sforzi a favore di altri, più bisognosi di noi, in base a un principio di giustizia riparativa”. Questo impegno ha permesso al gruppo -che nel frattempo si è costituito in associazione, con il nome di “Catena in movimento”- di raccogliere 15mila euro, che sono stati destinati a un’associazione impegnata nella tutela delle donne vittima di violenza.

Tornato in libertà, Christian ha continuato il proprio impegno a favore dei più vulnerabili con la creazione della cooperativa e l’attivazione della sartoria sociale, nata nel 2021: “Il nostro obiettivo è quello di creare opportunità di formazione professionale e di inserimento lavorativo a persone appartenenti a categorie svantaggiate -spiega-. Diamo lavoro a detenuti, ex detenuti, donne in condizioni di fragilità e migranti”.

Al momento i lavoratori occupati all’interno della sartoria sociale sono nove (compreso Christian) impegnati nella confezione di shopper, zaini, magliette, nella personalizzazione di gadget aziendali e nella lavorazione conto terzi (cucito, stampa e serigrafia). “Tra gennaio e giugno abbiamo avviato un progetto di inclusione lavorativa per tre rifugiate ucraine che avevano trovato accoglienza a Milano ci siamo poi attivati per aiutarle a trovare casa -ricorda Christian-. Ora tutte loro sono state assunte altrove con un contratto. Non è stato facile, anche dal punto di vista economico, ma siamo molto contenti di essere riusciti a ottenere questo risultato”.

Ora l’obiettivo di Christian è quello di far crescere il lavoro e le commesse per “Catena in movimento 2.0”. La collaborazione con Mag2 finance si inserisce proprio in questo filone: “Avevamo già collaborato con la cooperativa che si era rivolta a noi per chiedere un finanziamento, ma il progetto ci è piaciuto molto: per questo abbiamo voluto fare un passo in più e abbiamo deciso di diventare co-promotori di questa iniziativa”, spiega Panzeri. Mag2 finance ha deciso di intraprendere questa nuova attività con il desiderio di riportare la finanza nell’ambito dei valori etici e sociali originari, quelli in cui le persone sono più rilevanti delle garanzie patrimoniali e nei quali le risorse sono destinate a finanziare iniziative capaci di rendere il mondo un posto migliore dove vivere. Iniziativa che avvalora quella che Gianlo ha voluto definire “alta finanza” per sottolineare la dedizione rivolta al sostegno del bene comune e non alla speculazione.

Non meno rilevante l’attenzione posta alle tematiche ambientali: la borsa è realizzata in cotone greggio 100% Made in Italy, una fibra naturale non lavorata, non raffinata, non purificata e priva di additivi e sostanze coloranti tossiche. Per la stampa digitale si sono utilizzati inchiostri a basso impatto ambientale, tecnologia adottata anche per le magliette. Le t-shirt sono bianche per evitare l’uso di elementi nocivi durante la tinteggiatura e sono sempre in cotone 100% biologico proveniente da un progetto solidale in Africa. Le coltivazioni rispettose della natura, infatti, sono fatte in collaborazione con cooperative locali e affiancate da progetti di sostegno a coltivatori e comunità locali al fine di favorire lo sviluppo dell’economia territoriale.

La commercializzazione è stata affidata al Consorzio Viale dei Mille, realtà con un impegno storico nella sensibilizzazione e nel sostegno all’economia carceraria. Una parte del ricavato verrà destinato alla creazione di un fondo presso Mag2 finance da utilizzare per finanziare altri progetti di valore sociale e ambientale.

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