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La giustizia non si estirpa
A giugno Michele Luccisano, imprenditore agricolo reggino presidente della rete Calabria Solidale, progetto di domestic fair trade promosso da Chico Mendes, ha subito l’ennsimo atto intimidatorio degli ultimi anni. Ignoti hanno sradicato 385 piante di melograno, messe a dimora da pochi giorni. L’uomo ha denunciato episodi di usura e tentativi di estorsione
Il mese scorso, lunedì 8 giugno, Michele Luccisano ha scoperto che erano state estirpate 385 piantine di melograno, messe a dimora nei giorni precedenti dall’azienda agricola che a sede a Cittanova, in provincia di Reggio Calabria.
“Quel mattino gli operai, tornando al lavoro dopo la paura del fine settimana, si sono resi conto di questo atto” racconta Luccisano, che è uno dei principali animatori (e il presidente) della rete Calabria Solidale, progetto di domestic fair trade promosso dalla cooperativa Chico Mendes (calabriasolidale.chicomendes.it).
“Si tratta, per noi, dell’ottavo episodio d’intimidazione”, aggiunge. La colpa di Luccisano? Aver denunciato -nel 2010- di essere stato vittima di usura ed estorsione. “Alcuni dei processi avviati grazie alle nostre denunce hanno già portato a condanne definitive, mentre quindici giorni prima di quest’ultimo atto intrimidatorio era arrivata un’ulteriore condanna in primo grado, legata a una parte del processo stralciata dal processo principale”.
L’azienda di Luccisano, che ha una superficie di circa 100 ettari, si occupa anche della trasformazione, e distribuisce con i marchi Kalogea e Calabria Solidale marmellate, patè, confetture e sott’oli, “tutti prodotti aziendali, da coltivazioni biologiche o in conversione” spiega l’imprenditore calabrese.
La nascita di Calabria Solidale è legata alla volontà di rendere operativo un sistema di mercato alternativo anche nel nostro Paese, secondo il paradigma del commercio equo e solidale, un movimento che -per dirla con le parole di Stefano Magnoni, consigliere della coop Chico Mendes e tra i fondatori del progetto "è riuscito a realizzare e consolidare una rilevante rete tra Nord e Sud del mondo, tra piccoli produttori marginalizzati e consumatori solidali, dando vita a una forma di economia basata sui principi della giustizia sociale, dello sviluppo sostenibile e della solidarietà".
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