Il fumetto che racconta ai coetanei il viaggio dei minori stranieri soli

di Manuela Valsecchi — 1 Dicembre 2024

La copertina di “4 vite che sono la mia. Percorsi dei minori stranieri non accompagnati in Italia”. Il fumetto nasce da un’idea di Cristina Molfetta, Chiara Marchetti, Elena Rozzi e Manuela Valsecchi. Le illustrazioni sono di Valerio Chiola, la colorazione di Matteo Devicenzi e la sceneggiatura di Emanuele Bissattini

La Fondazione Migrantes con “4 vite che sono la mia” sperimenta il linguaggio della graphic novel per arrivare al pubblico più giovane. Il caso decide quale strada prenderà il protagonista Abdel. Un po’ come succede nella realtà

Tratto da Altreconomia 276 — Dicembre 2024

Abdel è giovanissimo, ha solo 16 anni quando scappa dal Gambia e dopo un viaggio molto faticoso raggiunge la Libia, da dove parte a bordo di un’imbarcazione di fortuna per attraversare il Mar Mediterraneo e raggiungere l’Italia. Viene portato in salvo da un’operazione di soccorso e accompagnato all’hotspot di Lampedusa. Da questo momento in poi la sua vita sembra poter prendere direzioni molto diverse, secondo logiche che appaiono casuali.

Abdel non è una persona che esiste davvero ma è il protagonista della graphic novel “4 vite che sono la mia.Percorsi dei minori stranieri non accompagnati in Italia”, realizzata dalla Fondazione Migrantes in collaborazione con Tau editrice e uscita a fine ottobre.

Il fumetto è un linguaggio nuovo per la Migrantes che va ad affiancare quello più istituzionale dei rapporti pubblicati ogni anno (il Rapporto immigrazione Caritas-Migrantes, il Rapporto italiani nel mondo e il Report sul diritto d’asilo) per provare a raggiungere un