Il gigante fossile Eni, la più importante multinazionale italiana, è conosciuto per le sue attività di ricerca e sfruttamento di petrolio e gas nei quattro angoli del Pianeta, tanto che l’azienda si vanta di essere “presente in 61 Paesi” dove impiega 32mila persone. Troppo spesso ci si dimentica però che Eni è molto attiva anche nel nostro Paese, in particolare in Basilicata, dove è impegnata a sfruttare da una trentina d’anni il più grande giacimento su terraferma dell’Europa occidentale. Le licenze concesse a Eni autorizzano l’estrazione di 104mila barili di petrolio al giorno, sebbene negli ultimi anni la produzione non superi le 40mila unità.
Una storia solo apparentemente di successo, se è vero che la Basilicata continua a essere una delle Regioni più povere d’Italia. Lo certificano numerosi dati, basta citarne alcuni particolarmente significativi estrapolati dai rapporti dell’Istat: nel decennio 2013-2023 ha perso 23mila giovani, mentre la decrescita demografica tra il 2011 e
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