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“Curvare il modello economico lineare”

Il 30 maggio del 2024 l'Unione europea ha adottato una direttiva a favore del diritto alla riparazione © pr-media - Unsplash

Rossano Ercolini, presidente di “Zero waste Italy”, racconta lo stato dell’arte dell’economia circolare, tra ostacoli e novità incoraggianti

Tratto da Altreconomia 272 — Luglio/Agosto 2024

Rossano Ercolini è il presidente di “Zero waste Italy” e coordina il “Centro ricerca rifiuti zero” del Comune di Capannori, alla cui “Delibera rifiuti zero” hanno già aderito 333 Comuni italiani. Gli abbiamo chiesto quale sia lo stato dell’arte in tema di riuso.

“Una buona notizia è arrivata dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Ue che il 30 maggio 2024 ha adottato formalmente una direttiva che impegna i Paesi membri a incorporare nella propria normativa entro 24 mesi il ‘Right to repair’, il diritto alla riparazione. Un provvedimento che mira ad allungare il ciclo di vita dei prodotti, ridurre i rifiuti e di conseguenza mitigare le emissioni di CO2. La lettera della norma prevede tra l’altro che il produttore abbia l’obbligo di riparare i prodotti che, secondo il diritto dell’Ue, sono tecnicamente riparabili, a fornire tempestivamente i ricambi a un prezzo calmierato -oggi i ricambi possono costare fino al 70% del prezzo del prodotto-, nonché a prolungare per 12 mesi il perio

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