Interni / Inchiesta
L’impatto del Covid-19 sugli ospedali di Bergamo Est. I dati inediti dell’ASST
Ci sono voluti due mesi ma nel giorno in cui il premier Conte viene sentito dai pm di Bergamo per la mancata “zona rossa” ad Alzano Lombardo e Nembro, l’Azienda socio sanitaria territoriale che comprende anche i due comuni ha finalmente trasmesso ad Altreconomia una parziale fotografia di quanto accaduto nelle sue strutture. Dai ricoveri ai decessi, fino ai tamponi. Resta il buio sui trasferimenti verso le RSA
Nel giorno dell’audizione a Roma del presidente del Consiglio Giuseppe Conte di fronte ai magistrati della Procura di Bergamo in merito alla mancata istituzione della “zona rossa” nei comuni di Nembro e Alzano Lombardo, l’Azienda socio sanitaria territoriale (ASST) di Bergamo Est ha trasmesso ad Altreconomia dati inediti su quanto accaduto negli ospedali di uno dei territori più colpiti del Paese.
La comunicazione non è avvenuta per caso ma è frutto di una nostra richiesta di accesso civico di inizio aprile –inizialmente respinta– alla quale è seguita un’istanza di riesame -ora parzialmente accolta-.
Dall’andamento dei pazienti ricoverati risultati positivi al Covid-19 ai decessi, fino alla questione dei tamponi effettuati su pazienti e operatori delle strutture. Quasi tutto, così come richiesto, scandito giorno per giorno, ospedale per ospedale. Nessuna risposta invece sull’entità delle dimissioni verso le residenze sanitarie assistenziali.
Veniamo ai dati. Il primo elemento interessante riguarda i 2.715 pazienti ricoverati e nel tempo risultati positivi tra il 7 gennaio (data di accesso nel reparto di chirurgia generale del Bolognini di Seriate di un paziente classe 1946, dimesso il 18 marzo) e il 4 giugno 2020 (paziente classe 1954 entrato nel Pronto soccorso dell’ospedale Pesenti Fenaroli Alzano Lombardo, in Val Seriana). Prima dell’8 marzo -quando la Lombardia è stata dichiarata “zona rossa”- i ricoveri di pazienti poi risultati positivi al virus nella bergamasca orientale erano 655.
I primi tre ospedali per numerosità di degenti Covid nel periodo sono stati proprio quelli di Seriate (1.042), Piario (582) e Alzano Lombardo (509, Nembro è nel suo bacino).
I decessi negli ospedali di Bergamo Est sarebbero stati complessivamente 577, di cui 272 a Seriate e 114 ad Alzano Lombardo. È solo una parte di quanto avvenuto sul territorio: come ha evidenziato l’Istat a inizio maggio, infatti, nella provincia di Bergamo sono morte 6.238 persone solo tra il 20 febbraio e il 31 marzo di quest’anno, a fronte di una media nello stesso periodo tra il 2015 e il 2019 di 1.180 (+568%). Quelle per Covid-19 sarebbero state ufficialmente 2.346 (in realtà sono molte di più).
Torniamo ai pazienti degli ospedali di riferimento dell’ASST. I dimessi sarebbero stati 1.390 e i trasferiti 680. “Trasferiti” dove? Non si sa: l’ASST di Bergamo Est non ha comunicato nel dettaglio le singole destinazioni, come Hospice o RSA.
Quasi il 10% dei ricoverati risultati positivi al Covid-19 sono dipendenti dell’ASST. Il primo “interno” in ordine di tempo avrebbe fatto accesso al pronto soccorso dell’ospedale M.O. Locatelli di Piario il 22 febbraio 2020.
La struttura che ha contato il maggior numero di dipendenti positivi ricoverati è stata quella di Seriate (94), seguita proprio da Piario (66) e Alzano Lombardo (50).
A proposito di Alzano Lombardo c’è un punto che riguarda il reparto di psichiatria e che confermerebbe quanto denunciato da due operatori sanitari del “Pesenti Fenaroli”, rimasti anonimi, già alla metà di marzo. Quello di psichiatria, scrissero i due in una lettera aperta pubblicata tra gli altri dal quotidiano Avvenire, sarebbe stato l'”unico reparto specialistico di pazienti ‘negativi’ al Covid-19, circondato da reparti ad alta contagiosità” che non fu chiuso, con il trasferimento altrove dei degenti.
Risultato? Degli oltre 2.700 pazienti positivi presenti nelle strutture ospedaliere di Bergamo Est, quelli che risultano ricoverati in psichiatria sono tutti ad Alzano Lombardo (14 persone), e uno di loro è poi deceduto in medicina generale.
A chiudere questa prima parte di analisi c’è il quadro dei tamponi effettuati sui pazienti e sugli operatori delle strutture.
Per quanto riguarda i primi, l’ASST Bergamo Est si è limitata a inoltrare un’elaborazione consolidata dei tamponi processati dal 26 febbraio (e non prima) al 7 maggio, senza indicare l’andamento giornaliero e il numero di pazienti interessati (una persona infatti può fare il test più volte). Sarebbero stati fatti e processati 4.928 tamponi, con una positività riscontrata del 47,7%. Il maggior numero è a Seriate (2.120, 47,8% positivi), mentre a Piario (452) la positività registrata sfiora il 59%.
Più approfondito invece è lo spaccato sugli operatori. I tamponi processati in oltre due mesi sarebbero stati in tutto 1.869, prevalentemente a Seriate (596) e Alzano Lombardo (538), con oltre il 30% di positività.
Nell’ospedale di Alzano Lombardo il 26 febbraio -tre giorni dopo la pasticciata chiusura e riapertura del Pronto soccorso e dei reparti di degenza- erano stati contati cinque casi di positività al tampone tra gli operatori. Saliti poi a 28 a fine febbraio, a 71 l’8 marzo, a 128 il 7 maggio. A Seriate toccheranno quota 192. Tra il 20 febbraio e il 30 marzo, aggiunge l’ASST, gli infortuni “riconducibili” a Covid-19 sono stati 500: 95 tra i dirigenti e 405 nel “comparto”.
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