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Com’è andato il cammino “Briganti e inclusivi” tra la Marsica e il Cicolano
A giugno quasi 300 persone con e senza disabilità hanno preso parte all’iniziativa promossa dal tour operator Appennini for all con la cooperativa di comunità Sette Borghi, l’associazione “I Grifoni” e il Comune di Sante Marie (AQ). Una “comunità itinerante” capace di accogliere chiunque. Abbiamo seguito alcune parti del percorso
“La joelette è diventata la mia miglior confidente: mi permette di andare in zone che per me sarebbero inaccessibili. Quando ci salgo su, quando taglio un traguardo, mi emoziono. Per me è difficile spiegartelo, bisogna viverlo. È un’esperienza che consiglio a tutti di fare: la disabilità è un mondo che non deve avere limiti. La montagna mi sta aiutando moltissimo”, racconta David.
Lo incontriamo nella piazza di Albe, un paese in provincia de L’Aquila che guarda dall’alto la Marsica con il lago del Fucino prosciugato a fine Ottocento ed è a metà della quinta tappa del cammino “Briganti e inclusivi”. Un progetto promosso dal tour operator Appennini for All con la cooperativa di comunità Sette Borghi e l’associazione culturale “I Grifoni”, realizzato in collaborazione con il Comune di Sante Marie (AQ) che dal 18 al 24 giugno ha fatto camminare insieme lungo i sentieri tra la Marsica e il Cicolano persone con e senza disabilità, costruendo giorno dopo giorno una comunità itinerante capace di accogliere chiunque. Altreconomia è stata media partner dell’iniziativa e in questa veste ha seguito alcuni momenti del percorso.
Il Cammino dei briganti, lungo circa cento chilometri e articolato in sette tappe, copre un anello con partenza e arrivo da Sante Marie (AQ). Le persone che lo hanno percorso, prendendo parte a una o a più tappe, sono state complessivamente 280. “Un cammino è composto, solitamente, di paesaggi, paesi, esperienze, fatica, passi e chilometri. Nel nostro, prima di tutto questo, c’è stato un elemento fondamentale che ha contraddistinto il nostro andare e cioè il capitale umano delle relazioni”, spiega Mirko Cipollone di Appennini for All.
Oltre a David, anche altre persone hanno partecipato in joelette: una particolare carrozzina monoruota a spinta manuale adatta a percorsi sconnessi come i sentieri di montagna, un mezzo che permette a chi ha una disabilità motoria di frequentare gli spazi all’aperto grazie al supporto di amici o volontari. Grazie a questo mezzo Fabio Cofini ha preso parte a tutto il cammino: una settimana non facile come non lo è stare sotto il sole e poi sotto la pioggia, al cospetto del monte Velino. Secondo Cipollone, “Fabio è il simbolo di ciò che vuol dire mettersi in gioco, rischiare, provare, avventurarsi”.
Al termine dell’esperienza di “Briganti e inclusivi”, gli organizzatori hanno ringraziato le associazioni Ethnobrain, il Bosco interiore, i Girasoli, l’Associazione italiana persone Down (Aipd) e Arcat, che con la loro partecipazione hanno reso possibile la presenza di David, di bambini e ragazzi con la sindrome di Down, di donne in riabilitazione oncologica, di ragazzi in fase di recupero da ludopatia ed alcolismo. La cooperativa Kymera, invece, ha messo a disposizione le proprie guide esperte.
“Loro sono il vero significato del for all, per tutti” spiega Cipollone, che ha avviato la sua impresa dopo aver partecipato e vinto nel 2020 al campus ReStartApp della fondazione Edoardo Garrone, dedicato ai giovani aspiranti imprenditori d’Appennino: “Questo cammino rappresenta il mio più grande risultato. Se c’è una cosa di cui vado orgoglioso è aver creato la squadra giusta. Ho dato tanto e ho ricevuto di più. Ho ricevuto soprattutto l’abbraccio di una bambina con sindrome di Down che, portandola in braccio, mi accarezzava e mi indicava di andare avanti. E allora andiamo avanti”.
“Il nostro è solo un breve ringraziamento a quanti hanno fatto sì che questa settimana potesse essere una piccola bellissima avventura. Fatta di tanta umanità di amicizia, condivisione, gioia e allegria. Grazie a chi si è messo in gioco per tutto e nonostante tutto, a chi ci ha offerto ospitalità. A chi avrebbe voluto partecipare, ma non ha potuto e a chi ci ha seguito con entusiasmo. Il cammino è stato un regalo per noi e un esempio per la nostra comunità, ne torniamo arricchiti e pronti a fare sempre meglio”, commenta Francesco Libertini, presidente dell’associazione culturale “I Grifoni” di Forme di Massa d’Albe (AQ).
Accanto alle tante persone che si sono alternate alla guida delle joelette, in alcune tappe tra i portatori c’è stato anche Lorenzo Berardinetti, sindaco di Sante Marie: “L’iniziativa ‘Briganti e inclusivi’ è stata un vero valore aggiunto per il nostro territorio e per il Cammino dei briganti che viene percorso ogni anno migliaia di persone. Per noi è stato un onore poter abbattere ogni tipo di barriera e dare la possibilità a tutti di scoprire le nostre meraviglie. Sicuramente questa opportunità ci ha permesso di aprire ulteriormente le porte del nostro territorio a tutti e di migliorare ulteriormente l’offerta turistica inclusiva”.
Alle sette tappe hanno preso parte anche tre soci di Noisy Vision. Guardare oltre i limiti, un’associazione senza scopo di lucro che sostiene l’empowerment delle persone con disabilità visive e uditive, educa la comunità ai temi dell’accessibilità e inclusione sociale. Tra di loro anche Dario Sorgato, ipovedente, presidente dell’associazione: “Questo cammino è stato un continuo susseguirsi di diversità, comprese -se vogliamo chiamarle così- le diverse disabilità coinvolte. Abbiamo partecipato a un evento itinerante che ha dato vita a un vero e proprio organismo in evoluzione, tappa dopo tappa, che ha visto partecipare bambini e anziani. Questo è uno dei principi della nostra associazione i cui cammini rappresentano uno strumento per creare comunità, per allargare e far percepire in forma diversa l’idea di disabilità, che per noi parte da quelle di tipo sensoriale. ‘Briganti e inclusivi’ è stato inoltre un elemento collante per le comunità, che si sono attivate e legate per far sì che tutto questo fosse possibile”.
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