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La democrazia oltre le disuguaglianze: al via i Social Cohesion Days

Torna dal 24 al 26 maggio l’appuntamento con il festival internazionale della coesione sociale in programma a Reggio Emilia. Tra gli ospiti, il premio Nobel Amartia Sen e la giornalista americana Simran Sethi. Oltre 30 incontri aperti al pubblico

© Social Cohesion Days

Le disuguaglianze socio-economiche a livello globale continuano a crescere, mentre la ricchezza è sempre più concentrata nelle mani di pochi. Gli ultimi dati del rapporto Oxfam -diffusi in occasione del World Economic Forum del 2018- fotografano un mondo sempre più diseguale; dove le 42 persone più ricche del Pianeta possiedono un patrimonio pari a quello dei 3,7 miliardi di persone più povere. Un divario che continua ad aumentare e che ha raggiunto ormai squilibri insostenibili sia da un punto di vista etico, sia da un punto di vista economico. Inoltre, questo crescente divario sociale sta spingendo parti consistenti della popolazione europea a identificarsi con forme di populismo e totalitarismo, indebolendo così la tenuta sociale dei sistemi democratici.

Disuguaglianze, democrazia, occupazione, beni comuni, integrazione europea, salute e inclusione sociale saranno alcuni dei temi al centro dei “Social Cohesion Days”, il festival internazionale della coesione sociale in programma a Reggio Emilia da giovedì 24 a sabato 26 maggio. “La divisione imperfetta” è il titolo di queste tre giornate di dibattito, che offrono al pubblico 30 appuntamenti, tutti gratuiti, tra conferenze, workshop, tavole rotonde, spettacoli e mostre. L’iniziativa è promossa da organizzazioni pubbliche e non profit: Fondazione Easy Care, Comune di Reggio Emilia, Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli, e realizzata in collaborazione con Coopselios.

“I Social Cohesion Days nascono dalla volontà di costruire rapporti tra persone provenienti da diversi settori e professioni, accumunati da una visione positiva del futuro e voglia di determinarlo, per diventare l’espressione collettiva di chi crede che la coesione sociale non possa essere costruita dall’alto o dal basso, ma debba essere un processo circolare in grado di coinvolgere tutti”, sottolinea  Raul Cavalli, presidente Fondazione Easy Care e portavoce del Comitato promotore del festival. I Social Cohesion Days vogliono essere innanzitutto un’occasione di informazione e scambio di vedute tra persone provenienti da mondi diversi: dall’accademia al terzo settore, dalle imprese alla politica passando per gli amministratori locali.

A inaugurare il festival sarà il premio Nobel per l’economia Amartya Sen, che andrà a indagare il rapporto tra democrazia e sviluppo, durante il dialogo con Romano Prodi, presidente della Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli. I due relatori si confronteranno sul modo di ridurre i divari economici, sociali e territoriali esistenti a livello internazionale (giovedì 24 maggio, Teatro Cavallerizza). Chiudono il festival la presentazione del secondo rapporto annuale a cura dell’Osservatorio internazionale per la Coesione e l’Inclusione Sociale (OCIS) e un incontro dal titolo “Lancio del manifesto civile per la coesione sociale” a cui partecipa anche la giornalista americana Simran Sethi, inserita nell’elenco dei “Dieci eco-eroi del pianeta” dal quotidiano britannico The Independent: Sethi è una giornalista ed educatrice specializzata in cibo, sostenibilità e cambiamento sociale, nonché membro del Sustainable Society Institute dell’Università di Melbourne.

Tra questi eventi altri 30 appuntamenti, moderati da grandi giornalisti con oltre 80 relatori appartenenti a diversi mondi (università, istituzioni pubbliche, organizzazioni del terzo settore e della società civile, imprese) che affronteranno le varie facce della coesione sociale: integrazione, inclusione sociale, sviluppo sostenibile, istruzione, salute e umanizzazione delle cure, gig economy, integrazione europea, volontariato.

Tra i tanti temi al centro del dibattito, non potevano mancare una riflessione su “Il contrasto alla povertà in Italia” (organizzato in collaborazione con Altreconomia, venerdì 25 maggio alle ore 14.30) e sull’accesso alla salute dal titolo “La salute diseguale” (ore 16), un’occasione per interrogarsi e riflettere sulla sostenibilità del nostro sistema sanitario universalistico, pubblico e gratuito. A seguire un dibattito sui temi del fine vita e della fragilità “Siamo tutti uguali, se fragili” (ore 17).

Il festival è anche l’occasione per presentare una selezione di esperienze concrete di coesione sociale in Italia: circa 120 progetti in totale, che spaziano dalla protezione delle categorie vulnerabili (anziani, minori, disabili) a forme innovative per la risposta ai bisogni delle comunità e l’erogazione di servizi di welfare, dalla promozione del dialogo interculturale, all’accoglienza dei rifugiati. L’obiettivo è dare avvio a un percorso di incubazione di progetti di coesione sociale, creando relazioni tra i protagonisti e sviluppando idee sostenibili e innovative.

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