Altreconomia dedica la copertina del numero di settembre alla cooperazione allo sviluppo: l’Italia destina all’aiuto pubblico allo sviluppo oltre 2,4 miliardi di euro, e il settore è stato “riformato” da una legge approvata prima dell’estate, che apre anche all’interno di soggetti privati, e non solo no profit. Nel dossier, diamo voce a 10 organizzazioni non governative.
Intervista con Natalino Balasso, su consumismo e utilità sociale: “Il lavoro è qualcosa di cui liberarsi per fare altro, per conoscere, divertirsi, aiutare qualcuno; non è un concetto su cui fondare una nazione”.
Quarant’anni di consultori familiari in Italia: una storia pubblica di prevenzione sanitaria messa a rischio dai tagli dei finanziamenti. Istituiti nel 1975, sono 2.110. Ne mancano almeno 900, e tra il 2010 e il 2011 ne sono stati chiusi cento.
Un reportage dal Perù, in compagnia dei raccoglitori di noci dell’Amazzonia. Quelle prodotte da Candela arrivano in Italia grazie a una filiera equo-solidale. Dalla Francia, la storia di giovani contadini che coltivano sementi antiche.
I consumi di gas scendono, e il maxi inceneritore di Brescia è costretto ad importare rifiuti: le scelte irrazionali della Strategia energetica nazionale e del piano di Cassa depositi e prestiti per costruire 97 nuovi “termovalorizzatori” alla prova dei numeri.
Infine, è l’ora del cioccolato fair trade africano. Scopritelo, a ottobre, in Umbria: a Città di Castello c’è Altrocioccolato (dal 10 al 12). Dal 3 al 5, invece, “Fa la cosa giusta!” arriva a Bastia Umbria.