Una voce indipendente su economia, stili di vita, ambiente, cultura
Economia / Attualità

Nel 2022 è diminuita la ricchezza globale. Ma non le disuguaglianze

© Jingming Pan, unsplash

L’ultimo “Global wealth report” di Credit Suisse e Ubs fotografa un leggero calo del numero di milionari. Ma l’1% più ricco della popolazione globale possiede ancora il 45% della ricchezza. Oggi sono 59,4 milioni di persone ed entro il 2027 il loro numero potrebbe toccare quota 86 milioni

Per la prima volta dalla crisi finanziaria del 2008 la ricchezza privata a livello globale ha registrato nel 2022 un calo di 11mila miliardi di dollari rispetto all’anno precedente (meno 2,4%) attestandosi a una cifra che supera i 454mila miliardi di dollari a fine 2022. La stima è contenuta nella quattordicesima edizione del “Global wealth report 2023” pubblicato a metà agosto da Credit Suisse per la prima volta in collaborazione con Ubs, dopo la discussa acquisizione da parte di quest’ultima un anno fa. In calo (meno 3,6%) anche la ricchezza media per adulto, che si è attestata a 84.718 dollari.

“Gran parte della riduzione registrata nel 2022 è stata determinata dall’alta inflazione e dall’apprezzamento del dollaro statunitense rispetto a molte altre valute. Se i tassi di cambio fossero stati mantenuti costanti rispetto a quelli del 2021, la ricchezza totale sarebbe aumentata del 3,4%”, ha spiegato l’economista Anthony Shorrocks, autore del report.

Il “Global wealth report” -che va letto con la consapevolezza rispetto ai limiti dei grandi numeri aggregati- indica poi che a questo calo si sarebbe accompagnata una diminuzione della “disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza globale”. A supporto di questa analisi, il documento evidenzia come nel 2022 si sia ristretto non solo il numero dei milionari (3,5 milioni in meno rispetto al 2021) ma anche quello delle persone che possiedono un patrimonio superiore ai 50 milioni di dollari, con un calo di 22.490 unità.

A fine 2022 l’1% più ricco della popolazione globale aveva nelle proprie mani il 44,5% della ricchezza mondiale: in leggero calo rispetto al 45,6% nel 2021, ma ancora superiore al 43,9% del 2019. “La ricchezza media globale, probabilmente un indicatore più significativo della situazione della persona tipo, è infatti aumentata del 3% nel 2022 -fanno sapere i curatori-. Per il mondo nel suo complesso, la ricchezza media è aumentata di cinque volte in questo secolo, a un ritmo circa doppio rispetto a quella per adulto, in gran parte a causa della rapida crescita in Cina”.

Tuttavia, basta osservare più da vicino la composizione della piramide della distribuzione della ricchezza globale e soprattutto l’andamento dei trend di lungo periodo per comprendere quanto le diseguaglianze economiche restino ampie. A fronte di 59,4 milioni di individui (l’1,1% della popolazione adulta a livello globale) che possiedono il 45% della ricchezza globale (per un totale di circa 208mila miliardi di dollari) ci sono 2,8 miliardi di persone (il 53%) che ne possiedono appena l’1,2% (circa 5.300 miliardi di dollari).

Le due fasce intermedie della piramide comprendono gli individui che possiedono tra 10mila e i 100mila dollari e chi si attesta tra i 100mila e il milione di dollari. Nella prima si collocano circa 1,8 miliardi di persone (il 34,4% della popolazione adulta) che possiedono il 13,6% della ricchezza globale, per un totale di poco inferiore a 62mila miliardi di dollari. “Si tratta del segmento che ha visto il maggiore incremento nel corso del XXI secolo -sottolinea il report-. Il numero è più che triplicato rispetto ai 503 milioni del 2000. Riflette il crescente benessere delle economie emergenti, in particolare della Cina, e l’espansione della classe media nei Paesi in via di sviluppo”. Nella seconda invece si collocano i 642 milioni di adulti (il 12% del totale, il triplo rispetto ai 208 milioni del 2000) che possiedono il 39,4% della ricchezza.

Infine, il vertice della piramide: i 59,4 milioni di adulti (l’1,1%) con un patrimonio superiore al milione di dollari, per un totale di 208mila miliardi, pari al 45,8% della ricchezza globale. Nonostante la diminuzione globale dei milionari (3,5 milioni, di cui 1,8 solo negli Stati Uniti) è lo stesso report di Credit Suisse-Ubs a sottolineare come il loro numero sia cresciuto rapidamente negli ultimi anni ed evidenzia come la ricchezza aggregata degli high-net-worth individuals (Hnw, persone con un patrimonio netto elevato) sia aumentata di ben cinque volte nel corso di questo secolo: da 41mila miliardi di dollari nel 2000 a 208mila miliardi nel 2022. Il “peso” dei milionari è cresciuto anche in termini percentuali: se nel 2000 l’1% più ricco della popolazione globale aveva nelle proprie mani il 35% della ricchezza globale, nel 2022 la quota era salita al 44,5%.

Lo stesso è accaduto agli ultra-high-net-worth individuals (Uhnw), ovvero gli adulti con una ricchezza superiore ai 50 milioni di dollari: erano 243mila a fine 2022, in diminuzione rispetto ai 256mila del 2021. Ma oggi “sono oggi quattro volte più numerosi rispetto al 2008 e, nonostante il calo dell’ultimo anno, sono aumentati di oltre 60mila unità solo negli ultimi tre anni”, si legge nel report.

E il numero dei super-ricchi è destinato a crescere anche in futuro: secondo le stime dei due istituti di credito la ricchezza globale aumenterà del 38% nei prossimi cinque anni, raggiungendo i 629mila miliardi di dollari entro il 2027. Entro la stessa data il numero dei milionari raggiungerà gli 86 milioni mentre quello degli ultra-high-net-worth-individuals toccherà probabilmente le 372mila unità.

© riproduzione riservata

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Altreconomia per non perderti le nostre inchieste, le novità editoriali e gli eventi.


© 2024 Altra Economia soc. coop. impresa sociale Tutti i diritti riservati