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Diritti / Opinioni

La “non riforma” del Regolamento Dublino

© Christian Lue - Unsplash

Le novità introdotte nel 2024 lasciano irrisolti tutti i nodi critici di una legge inutile e vessatoria. Intanto però aumenta il ricorso alla detenzione. La rubrica di Gianfranco Schiavone

Tratto da Altreconomia 278 — Febbraio 2025

Nei Paesi aderenti al Regolamento Dublino III, nel 2023, sono stati emessi un totale di 176mila richieste di trasferimento dei richiedenti asilo per “presa” o “ripresa” in carico. Il tasso di accettazione di tali domande (secondo il report della fondazione Migrantes, “Il diritto d’asilo 2024”) è stato del 72%.

Il dato più rilevante che emerge è però che, pur con un margine d’incertezza statistica sul numero esatto a causa di fonti non del tutto concordanti, i trasferimenti avvenuti in tutta Europa sono stati circa 15mila, dunque meno del 10% di tutti i procedimenti attivati (nel 2022 erano l’8%).

In Italia l’impatto della procedura Dublino è pressoché inesistente: nel 2023 sono stati infatti sessanta i richiedenti asilo effettivamente trasferiti dagli Stati membri verso l’Italia, mentre sono quaranta quelli dall’Italia verso gli altri Stati. Anche valutando alcuni dati meno inconsistenti occorsi nel passato (ad esempio nel 2021 i trasferimenti verso l’Italia sono stati 1

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