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Diritti / Intervista

Il mercato snatura il Terzo settore aprendo varchi alla criminalità

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Ne “L’assedio del sociale” il ricercatore Antonio Vesco e il giornalista Gianni Belloni riflettono sullo stato di salute della cooperazione partendo da tre casi studio di derive criminali. Illuminando l’impatto della “mercatizzazione”

Tratto da Altreconomia 274 — Ottobre 2024

"Siamo di fronte a un piano inclinato verso una direzione che non è positiva”. Per Antonio Vesco, ricercatore all’Università di Catania e studioso dei rapporti tra gruppi criminali e istituzioni, il futuro della cooperazione sociale non è roseo. Con il giornalista Gianni Belloni ha curato il volume collettaneo “L’assedio del sociale”, pubblicato dalla casa editrice Mimesis nel luglio 2024, provando a disegnare i contorni del rapporto tra criminalità e Terzo settore a partire da tre casi studio in Campania e Veneto. Un’analisi scientifica accurata che racconta, senza semplificazioni, i rischi che oggi corre il mondo della cooperazione.

Professor Vesco, nel volume definite “varchi” le occasioni offerte all’operatività criminale nel Terzo settore. Che cosa intendete?
AV La nostra impostazione si basa sull’idea, in fondo ovvia, che la criminalità non è un fatto in sé ma esiste in relazione al contesto in cui opera. L’obiettivo era capire quali sono i fattori che nel Te

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