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Cultura e scienza / Opinioni

Il legame tra la Costituzione e il Pnrr che deve tradursi in ricerca

© Louis Reed, Unsplash

Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza attuale le persone-popolazioni, con i loro bisogni, attese e diritti concreti sono le grandi assenti: ecco come renderle visibili e partecipi, rispettando pienamente il dettato costituzionale

Tratto da Altreconomia 243 — Dicembre 2021

Si conclude con questa nota la proposta di riflessione iniziata quando il “dopo pandemia” si stava trasformando in un Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che si presentava come un orizzonte di futuro: in quel contesto molto “emotivo”, la salute e la sanità erano vissute (obbligatoriamente, dato l’impatto trasversale del Covid-19 sulla vita, l’economia, l’immaginario del mondo globale) e molto enfaticamente promesse come il banco di prova e la garanzia che all’eccezionalità dell’esperienza doveva corrispondere un “cambio di paradigma”.

L’ipotesi che era stata presa come filo conduttore era molto più sobria e disincantata: ai disastri e alle guerre (che come la pandemia cambiano drasticamente e in modo distruttivo le carte in tavola di una società) può seguire un futuro “altro” (o almeno non peggiore) rispetto al “prima” solo se la società è coinvolta, con la concretezza dei suoi diritti violati da restituire, e viene riconosciuta come soggetto e protagonista. D

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