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Altre Economie / Reportage

Eréntzia, il vino prodotto a Seneghe che unisce memorie e innovazione

Lavori di ripristino dei vigneti della cooperativa di comunità Mussura di Seneghe © Archivio Mussura

In provincia di Oristano, ai piedi del versante orientale del Montiferru, la cooperativa di comunità Mussura offre ai giovani un’alternativa all’emigrazione. Salvando tradizioni che altrimenti andrebbero perse

Tratto da Altreconomia 278 — Febbraio 2025

Non ci sono case lungo la provinciale 11 che dalla piana di Oristano sale a Seneghe, ma terreni divisi da muri a secco, con piante di olivo e vigneti. Il centro storico dall’anno Mille è appoggiato al versante orientale del Montiferru, il più ampio complesso vulcanico della Sardegna.

Seneghe è un posto dove la storia sedimenta ed Eréntzia è il nome giusto per un vino prodotto in paese: in lingua sarda richiama lo spagnolo herencia. Matteo Illotto lo spiega citando il “Ditzionàriu de sa limba e de sa cultura sarda di Mario Puddu”, il più completo dizionario monolingue della lingua sarda con 111mila lemmi: “erentzia non è semplicemente eredità -spiega- ma l’onere che dai vecchi passa ai più giovani, una responsabilità che ti assumi, legata all’esigenza di portare avanti una cultura”.

Illotto è il presidente della cooperativa di comunità Mussura, che imbottiglia Eréntzia. È nata per offrire ai giovani un’alternativa all’emigrazione, come accade in tanti paesi in Italia. A Seneghe, 3

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