Diritti
Due o tre cose su Finmeccanica
Ecco la raccolta dei pezzi che abbiamo dedicato al colosso industriale italiano, ancora controllato dal Governo, alla luce delle recenti vicende che lo vedono protagonista.
Come dire: era tutto già scritto.
La pubblicità è l’anima della guerra
Il titolo dell’articolo non lascia adito a dubbi "La Dassault usa la guerra in Libia per spingere le vendite del Rafale". Che poi non sarebbe altro che il caccia militare francese multiruolo di cui non si è mai riusciti a vendere un esemplare fuori dal suolo di Francia […]
Se i campioni d’italia giocano coi debiti
In una manciata di giorni, le più importanti società quotate italiane, tutte -almeno in teoria- ancora controllate dallo Stato, hanno approvato bilanci miliardari e illustrato i loro piani per il futuro. […]
F35: un progetto farsa dai costi enormi
Nel dibattito, già di per sé abbastanza nascosto, relativo alle scelte militari e di armamento del nostro Paese c’è davvero un grande scomparso: il cacciabombardiere F35. […]
Questione di stile, e di interessi
Per capire il 2010 di Finmeccanica, la holding italiana delle armi e ottavo gruppo militare al mondo, è sufficiente partire dal fondo, e da un numero ben preciso: 41. […]
Meno soldi, ma le armi continuano a girare. La crisi colpisce anche l’industria degli armamenti, a prima vista. Sulla scia dei tagli alle spese militari dei maggiori paesi occidentali (ma non l’Italia) anche l’export bellico italiano subisce nel 2010 una importante flessione. […]
Dentro l’aeroporto, dove verranno assemblati i cacciabombardieri F35 (quelli di quinta generazione al cui sviluppo partecipa fin dall’inizio anche l’Italia) prati ed edifici sparsi testimoniano che il cantiere deve ancora aprirsi. […]
“E’ inutile che si cerchi ancora di raccontare il contrario: ormai in Finmeccanica la ‘FIN’ – cioè la parte finanziaria – conta molti di più della ‘MECCANICA’. L’anima industriale si è persa e sono differenti le logiche che muovono la strategia di questo colosso”.[…]