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Chiesa del Carmine: un crocevia di storie e culture nel cuore di Milano

Un momento della rassegna “Il mondo in casa” che dal 2016 viene organizzata ogni anno dai volontari dell’Agenzia scalabriniana per la cooperazione allo sviluppo (Acsc) © Ascs

La parrocchia di Brera, gestita dai padri scalabriniani, è un punto di riferimento per le comunità migranti. Qui trovano la possibilità di vivere e far conoscere le proprie tradizioni. Una rara occasione di scambio reciproco tra centro e periferia

Tratto da Altreconomia 269 — Aprile 2024

Le periferie che entrano dalla “porta principale” nel centro storico. È un movimento raro quello che, quotidianamente, si osserva nella chiesa del Carmine, gioiello architettonico del quartiere milanese di Brera. Supporto psicologico, scuola di italiano, percorsi di incontro per le seconde generazioni, celebrazioni religiose: attività che trasformano le mura dell’ex convento dei padri carmelitani (e l’annessa chiesa seicentesca) in un luogo di continuo scambio e relazioni improbabili. “Penso ai manager delle grandi aziende che condividono il banco con i fedeli filippini che dai quartieri periferici frequentano la nostra chiesa: probabilmente al di fuori gli uni lavorano per gli altri -spiega padre Jonas Donassollo, vicario parrocchiale-. Qua invece si incontrano e condividono gli stessi spazi. Tutto quello che proponiamo lo inseriamo in una precisa cornice di stile che è il tentativo di costruire una comunità più accogliente possibile”.

Dagli anni Novanta sono i padri scala

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