In occasione della convocazione a Roma del Comitato interministeriale per la Salvaguardia di Venezia e della Laguna lo scorso 26 novembre, diverse realtà impegnate nella tutela della città hanno inviato una lettera all’esecutivo per chiedere ascolto, un cambio di rotta e l’impegno a voler affrontare i problemi di fondo e i danni della grande opera. “Le dighe mobili sono un progetto nato vecchio, intrinsecamente fragile per la sua complessità e la sua rigidità”
Gli autisti della piattaforma online rendono più congestionate le città in cui operano e il servizio di taxi privato comporta inquinamento e traffico. E la presenza delle loro auto, in larga parte veicoli diesel, è anche un problema ambientale. Il rapporto di Transport&Environment e la campagna #TrueCostOfUber puntano a far comprendere a cittadini e agli amministratori come e perché Uber debba “ripulirsi”
Dagli anni 90 le organizzazioni della destra hinduista e il discorso identitario hanno assunto maggiore legittimazione, diventando sempre più influenti nel panorama politico. La Corte Suprema, un tempo sentinella dei diritti civili, sembra allinearsi all’esecutivo di Narendra Modi e del Bharatiya Janata Party. Il caso della moschea Babri Masjid e del contestato Registro Nazionale dei Cittadini
Il ministero dell’Interno ha affidato a metà novembre nuovi lavori per la rimessa in efficienza di tre imbarcazioni cedute in precedenza ai libici. Obiettivo: contrastare l’immigrazione “illegale”. Ad aggiudicarsi la commessa è stata l’impresa Cantiere Navale Vittoria, unica via “praticabile” secondo il Viminale: sarebbero stati i libici a “segnalare” l’impresa
Oltre un milione di cittadini stranieri residenti in Italia avrebbero versato allo Stato italiano almeno 160 milioni di euro a causa di un balzello indebito sul rinnovo del permesso di soggiorno introdotto nel 2011. E mentre il Governo non procede ancora alla restituzione delle somme ingiustamente incassate, alcuni degli interessati procedono per le vie legali
A quasi tre anni dall’intesa tra Roma e Tripoli, il ministro dell’Interno Lamorgese ha difeso il memorandum, proponendone una generica rinegoziazione. Eppure i Tribunali ne hanno riconosciuto l’incompatibilità con la Costituzione. Intervista al prof. Luca Masera (ASGI): “Il fine del contrasto ai flussi ormai giustifica ogni mezzo, anche la collaborazione con i torturatori. La prima istanza è l’evacuazione immediata delle persone dai centri”
Sabato 9 novembre a Roma si sono ritrovate oltre 100 realtà negli spazi di Scup -Sport e Cultura Popolare-, palestra dell’economia solidale romana. Obiettivo: preparare la partecipazione italiana al Forum Mondiale delle Economie Trasformative di Barcellona del prossimo giugno
Il 14 novembre si terrà un incontro decisivo dei direttori esecutivi della BEI, chiamati a ridefinire la strategia di sostegno e prestiti al settore energetico. Nonostante l’Accordo di Parigi, però, c’è il rischio che l’istituto continui a investire nei combustibili fossili dopo il 2020, esponendosi a rischi legali e finanziari, oltre che ambientali. Lo scontro tra Francia e Germania e la posizione subalterna dell’Italia
Proteste popolari e indigene in Cile e in Ecuador, elezioni in Argentina e in Bolivia, dove Evo Morales, rieletto per il quarto mandato, è stato costretto alle dimissioni. Il Brasile di Bolsonaro e gli interessi degli Stati Uniti. Che cosa sta accadendo in America Latina? Intervista a Giorgio Tinelli, professore dell’Università di Bologna
Le centrali a carbone europee non sono solo inquinanti ma neppure convenienti. Secondo gli analisti di Carbon Tracker, nell’Unione europea quattro impianti su cinque registrano perdite che nel 2019 potrebbero ammontare a 6,6 miliardi di euro. La Germania è tra i Paesi più esposti. Fuori dall’Ue c’è la Turchia, dove Unicredit ha finanziato l’acquisto di centrali altamente inquinanti
Siamo tornati nella città a 140 chilometri a Sud di Belgrado: Fiat Chrysler produce qui il modello “500L” in uno stabilimento dichiarato “zona franca” dal governo fin dal 2008. Dopo dieci anni di incentivi economici e promesse, è tempo di bilanci. L’obiettivo annunciato di 300mila vetture sfornate all’anno è un miraggio: a fine 2019, forse, se ne produrranno 40mila, dopo 130 giorni di cassa integrazione
Dopo aver toccato un picco nei primi due trimestri del 2015, quando ha superato quota 400mila, il numero delle domande presentate nei 28 Paesi europei ha continuato a scendere. Nel secondo trimestre del 2019 il numero complessivo è inferiore a 150mila istanze. Una su 20 è stata presentata in Italia. Una su cinque in Germania