Da qui al 2100 potrebbero esserci 50 milioni di sfollati ogni anno solo a causa delle inondazioni. “Miglioramento delle infrastrutture, pianificazione urbana, riforme agrarie, riduzione del rischio di disastri e adattamento al cambiamento climatico sono solo alcuni degli ambiti in cui si può intervenire”, spiega Alexandra Bilak, direttrice dell’Internal Displacement Monitoring Centre
Il primo febbraio a Šid -città situata sul confine Nord-occidentale con la Croazia- tre volontari dell’associazione No Name Kitchen impegnati nell’accoglienza delle persone in transito sono stati raggiunti da fogli di via che intimano di lasciare il Paese entro sette giorni dopo un processo farsa. Aggrediti da operai e poliziotti che esponevano simboli della destra ultranazionalista sono stati fatti passare per gli aggressori
In uno dei Paesi più poveri delle Americhe, la popolazione manifesta contro la classe politica compromessa e l’assenza di diritti fondamentali, come l’accesso alle cure. A dieci anni dal sisma, il sistema sanitario è al collasso mentre il 59% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà. La missione della comunità camilliana tra Jérémie e la capitale Port-au-Prince
“L’industria dell’informazione non gode di buona salute”: è quanto emerge dal “Report editoria 2014-2019” curato dall’area studi di Mediobanca. I maggiori gruppi editoriali italiani hanno cumulato nel periodo 2014-2018 perdite nette per 678 milioni di euro. Cairo Editore è l’unico ad aver sempre chiuso i bilanci in utile
Un “filo rosso” lega le cose che succedono in Paesi diversi di ogni continente. Questa rubrica -a cura della redazione di Altreconomia- non vuole offrire al lettore notizie, ma la capacità di leggere i fatti in una cornice più ampia. Per comprendere le dinamiche economiche, sociali e politiche di quelli che comunemente vanno sotto la voce “Esteri”
In Cile le donne che manifestano contro il governo sono vittime di tortura e stupro, una forma di repressione. Accade anche in Bolivia e in Messico, dove la Corte interamericana dei diritti umani ha evidenziato le responsabilità istituzionali
A Trapani è in corso il restauro di un’imbarcazione dei primi del Novecento. Trasporterà prodotti dall’America Centrale e del Sud senza inquinare. È possibile sostenere i lavori diventando co-proprietari della nave
Reportage da Melbourne dove le celebrazioni dell’Australia National Day del 26 gennaio sono state sottotono. La radio invita i cittadini a ricordarsi di chi ha perso tutto mentre il 22 gennaio sono state emesse oltre 100 allerta dal New South Wales al South Australia. Uno stato d’emergenza che avrebbe potuto essere gestito, e forse evitato, se solo la politica e la società civile avessero dato ascolto al mondo scientifico in merito ai cambiamenti climatici
Per aggiornare i docenti sul tema dei cambiamenti climatici e della sostenibilità, l’Associazione nazionale presidi (Anp) ha scelto Eni. Per l’Anp è il partner ideale per la sua competenza anche perché avrebbe “inquinato molto” in passato. Una scelta contestata da Greenpeace e Legambiente. Abbiamo seguito una tappa del corso e intervistato il presidente Anp, Antonello Giannelli: “Conveniva a noi e anche a Eni. Altri professionisti si sarebbero fatti pagare”
Nel 2019 a fronte di 11.471 persone sbarcate in Italia tra operazioni di soccorso, polizia e rintracci a terra, le sedicenti “autorità libiche” ne hanno intercettate almeno altre 8.406. Manca un “meccanismo automatico per cui sai che fai un soccorso e poi puoi sbarcare”, spiega Alessandro Porro, presidente di SOS MEDITERRANEE Italia che con la nave Ocean Viking ha appena salvato 400 persone
Il 21 gennaio il Comitato per i Diritti Umani dell’Onu ha stabilito che non è possibile il respingimento di soggetti che si trovano ad affrontare condizioni, indotte dal cambiamento climatico, che violano il diritto alla vita. L’interpretazione, relativa al caso di un cittadino della Repubblica di Kiribati, non è vincolante ma lo sono gli strumenti a cui fa riferimento. Michela Castiglione (Asgi): “Nell’ambito giuridico ci si aspettava da tempo questa decisione”
Rafforzare e mettere in collegamento le realtà che lavorano secondo i principi di cooperazione, reciprocità, democrazia, sostenibilità ambientale e giustizia sociale: è l’obiettivo della RIES, nata a Roma il 19 gennaio 2020 dall’unione di Gas, Reti di economia solidale fino alla Fondazione Finanza Etica. Assunta la forma di un’associazione di secondo livello, l’obiettivo è anche il dialogo con istituzioni pubbliche e private