Né sole, né uragani. A fare il bello e cattivo tempo, nei Caraibi, sono oggi le ritorsioni delle grandi compagnie da crociera. L’ultima è arrivata per mano di Carnival Cruise Line: non appena Gaston Browne, primo ministro di Antigua & Barbuda, ha osato denunciare lo sfruttamento economico imposto al suo Paese dalla potente “Florida Caribbean Cruise Association” (FCCA - f-cca.com), che rappresenta ben 18 compagnie americane, le conseguenze sono state pesantissime. Lo scorso 12 marzo la linea statunitense ha cancellato tutti i suoi 4 sbarchi invernali ad Antigua, senza concedere neppure una possibilità di confronto o mediazione al governo dell’ex colonia britannica. Analogamente si sono comportate Holland America Line e Seabourn, mettendo poi pressione sulle altre compagnie del blocco. Hanno preso contatti con nuovi scali, siglato accordi lampo, privando “l’isola dalle 365 spiagge” di entrate fondamentali per la propria economia. Una nave dalla capienza media di 4mila passeggeri, sec
Per leggere questo articolo abbònati
o acquista la rivista in digitale
Tutta l'informazione indipendente a portata di clic
38,40€ Il prezzo originale era: 38,40€.35,00€Il prezzo attuale è: 35,00€.
Abbònati
Un anno di informazione indipendente dove vuoi e come vuoi
66,00€ Il prezzo originale era: 66,00€.50,00€Il prezzo attuale è: 50,00€.
Abbònati
Biennale
carta + digitale
Senza pensieri per due anni
132,00€ Il prezzo originale era: 132,00€.100,00€Il prezzo attuale è: 100,00€.
Abbònati
— oppure —
Hai già acquistato la rivista o sei abbonata/o?
Accedi qui