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Vietato parlare di carcere. A Biella cancellato l’evento con Altreconomia sulla salute mentale

© Scott Umstattd - Unsplash

Martedì 28 maggio Luca Rondi avrebbe dovuto incontrare all’interno della casa circondariale alcuni detenuti e un centinaio di studenti e studentesse delle scuole superiori per parlare di carcere, salute mentale e giornalismo. L’evento, in programma da mesi, è stato annullato senza chiare motivazioni. Un episodio di chiusura grave

Martedì 28 maggio il nostro Luca Rondi avrebbe dovuto partecipare a un incontro presso la Casa circondariale di Biella, intervistato da un gruppo di studenti delle Scuole superiori e da alcuni detenuti sul tema della salute mentale e del suo lavoro di giornalista.

Un incontro programmato da mesi e già autorizzato dall’amministrazione penitenziaria, che era a conoscenza della tematica trattata. Venerdì 24 maggio, però, l’incontro è stato cancellato “causa i molti impegni istituzionali” e le “diverse criticità del periodo che richiedono la massima attenzione”, ed è stato rimandato “all’inizio del prossimo anno scolastico ovvero a data successiva da concordarsi”.

Coincidenze particolari. La settimana prima della cancellazione abbiamo pubblicato i dati sull’utilizzo di psicofarmaci proprio nella struttura di Biella da cui emerge un quadro preoccupante. Secondo i dati pubblicati da Antigone nel 2023 quasi otto detenuti su dieci ne assumevano, secondo l’analisi dei dati forniti dall’Azienda sanitaria di Biella ad Altreconomia emerga una spesa a detenuto tra il 2021 e il 2022 molto elevata rispetto ad altri istituti italiani analizzati nella nostra inchiesta “Fine pillola mai”. A oggi non è pervenuta nessuna replica dall’istituto né dall’Azienda sanitaria. Così come l’annullamento dell’incontro, giunto senza chiarimenti o richieste di confronto.

Da fonti non istituzionali siamo a conoscenza che la veridicità di quanto da noi pubblicato sarebbe stata messa in dubbio. Confermiamo quanto scritto nel pezzo segnalando una sola correzione: laddove abbiamo indicato che “in tre anni, 2020-2022, un farmaco su tre acquistato era uno psicofarmaco” c’è un’imprecisione perché i dati si riferiscono al 2018, 2021 e 2022. Non al 2020/2021/2022. La sostanza è la stessa. Pubblichiamo qui i dati integrali da noi ottenuti da cui nasce l’inchiesta. I dati di Antigone, come già indicato nel pezzo, si possono trovare invece qui.

La decisione dell’amministrazione penitenziaria sull’evento di Biella sembra non riguardare in maniera puntuale l’oggetto dell’inchiesta ma forse una tendenza a una inaccettabile “chiusura” a priori del sistema. Luca Rondi ha lavorato sull’inchiesta “Fine pillola mai” per oltre dieci mesi analizzando dati ma soprattutto confrontandosi costantemente con chi le carceri le visita e le vede tutti i giorni -come Antigone- e con psichiatri e medici che operano all’interno dei penitenziari. Da ottobre 2023 in poi il lavoro non si è fermato. Abbiamo portato l’inchiesta alla Camera dei deputati (qui il link alla conferenza stampa di presentazione) e su tanti territori per raccontare il lavoro svolto e confrontarsi, nuovamente, con numerosissimi professionisti. Non ci siamo mai sottratti al confronto o alle critiche. Eppure oggi ci troviamo di fronte all’impossibilità di parlarne.

L’aspetto più rilevante di questa triste vicenda riguarda gli oltre cento ragazzi e ragazze tra i 16 e i 18 anni che martedì 28 maggio avrebbero fatto ingresso in carcere. Da mesi alcuni di loro si occupavano di questo evento, preparato con l’aiuto dei docenti nei minimi dettagli e facendo anche ingresso nella struttura per conoscere i detenuti che avrebbero intervistato con loro Luca Rondi. Sono i ragazzi a pagare il prezzo più alto di questa decisione. Ed è paradossale in un contesto in cui il carcere soffre, soprattutto, perché è dimenticato e isolato dalla comunità. Pochi si interessano delle sorti di chi è recluso e delle diverse figure professionali che operano nelle strutture. Il messaggio che arriva a studenti e studentesse, che avrebbero varcato le soglie della casa circondariale, è la sconfitta più grande.

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