Diritti
Vietato discutere
Questa notizia è un buon esempio di ciò che intendiamo quando parliamo dell’esistenza di un clima autoritario, di un conformismo che spinge a etichettare come sconvenienti, pericolose, inaccettabili certe iniziative o affermazioni, che altro non sono che libera, legittima e…
Questa notizia è un buon esempio di ciò che intendiamo quando parliamo dell’esistenza di un clima autoritario, di un conformismo che spinge a etichettare come sconvenienti, pericolose, inaccettabili certe iniziative o affermazioni, che altro non sono che libera, legittima e necessaria espressione del diritto al dissenso. Per trovare il video: www.processig8.org
Pisa. L’università vieta dibattito sul G8 di Genova
17 luglio 2007
L’Università di Pisa ha negato al Laboratorio delle disobbedienze Rebeldía
l’autorizzazione a svolgere il 20 luglio una iniziativa a sei anni dalle
giornate del G8 di Genova, nel corso della quale sarebbe stato proiettato
il video “OP/GENOVA 2001- L’Ordine pubblico durante il G8”, realizzato dalla segreteria del Genoa Legal Forum con i materiali del processo in corso a Genova contro 25
manifestanti, e con la partecipazione di un avvocato del Legal Team.
La motivazione addotta è tutta politica: l’Università di Pisa “non concede
spazi per dibattiti su questioni oggetto di processi in corso”, come ha
comunicato la prorettrice vicaria Lucia Tongiorgi a nome del rettorato.
Scrivono in un comunicato quelli del Laboratorio Rebeldia: “Crediamo che
questa decisione sia di una gravità inaudita, una limitazione della
libertà di espressione e di confronto senza precedenti nell’università e
in questa città. Mentre sta emergendo la verità giudiziaria sulle giornate
del G8 di Genova del luglio 2001 (le dichiarazioni del vicequestore
Fournier sulla ‘macelleria messicana’ al dormitorio nella scuola Diaz, i
falsi e le torture della caserma di Bolzaneto, i poliziotti di ogni ordine
e grado che hanno mentito e depistato in maniera sistematica a partire
dall’ex capo della polizia De Gennaro, recentemente promosso dal governo
Prodi capo gabinetto al ministero degli interni) l’ateneo pisano impedisce
un dibattito su una delle vicende più drammatiche della storia del nostro
paese.
Invitiamo tutte le associazioni, i movimenti, i singoli cittadini, il
popolo di Genova, il Legal Team a prendere posizione pubblica contro
questa decisione dell’università di Pisa, ad inviare mail e fax di
protesta, perché l’ateneo ammetta di avere commesso una indecenza politica
e ritorni sui suoi passi autorizzando l’iniziativa. Invitiamo gli
studenti, i docenti, il personale tecnico amministrativo dell’università a
fare sentire la propria voce e la propria indignazione contro una
amministrazione che nega il diritto alla parola. Genova per noi è la
difesa degli spazi liberati, la tutela e l’ampliamento dei diritti a
partire da quello di manifestare liberamente, per questo vogliamo che il
20 luglio qui a Pisa sia una giornata di lotta e di memoria. Invitiamo
tutte le associazioni, i partiti, i sindacati, tutti i cittadini domani
alle ore 12 davanti al rettorato dell’Università di Pisa per una
conferenza stampa”.