Diritti
Una campagna contro gli affitti in nero
Nasce la campagna “Fuori dal nero” per contrastare il mercato sommerso delle locazioni che ha prodotto un aumento esponenziale degli affitti, senza che a questo abbia conseguito la regolarizzazione dei rapporti fra proprietario e affittuario, quindi senza alcuna garanzia.
In Italia si stima che almeno 500.000 famiglie o singoli abbiano in locazione abitazioni o camere, con contratti non registrati, con contratti verbali, o senza alcuna forma verificabile di locazione in corso (ad esempio ricevute di affitto).
Nasce la campagna “Fuori dal nero” promossa da associazioni di studenti, collettivi universitari, movimenti per il diritto all’abitare, spazi sociali e sindacati per contrastare il mercato sommerso delle locazioni che ha prodotto un aumento esponenziale degli affitti, senza che a questo abbia conseguito la regolarizzazione dei rapporti fra proprietario e affittuario, quindi senza alcuna garanzia.
In Italia, si stima per difetto, che almeno 500.000 famiglie o singoli abbiano in locazione abitazioni o camere, con contratti non registrati, con contratti verbali, o senza alcuna forma verificabile di locazione in corso (ad esempio ricevute di affitto).
Giova ricordare che la legge di riforma delle locazioni la 431/98 sanciva in maniera inequivocabile che dalla entrata in vigore della citata legge tutti i contratti dovevano essere scritti e registrati e che il canone dovuto era quello indicato nel contratto registrato.
La legge 431/98 prevedeva che se il contratto non era registrato questi era nullo, con tutte le complicazioni che ne conseguivano sia per il proprietario che per l’inquilino. Che la stima di 500.000 contratti irregolari in Italia sia una stima per difetto lo si può dedurre dalla situazione del mercato immobiliare romano. Per fare un esempio, a Roma vivono circa 70.000 studenti fuorisede, per questi sono disponibili solo 600 posti letto nelle case dello studente e circa 1000 contributi regionali per l’affitto. Tutti coloro che non rientrano in queste ristrette graduatorie ha in locazione camere mediamente per 400/500 euro mese, senza contratti registrati almeno nel 90% dei casi. Oggi con l’approvazione del decreto legislativo n.23, il 14 marzo 2011, la lotta ai canoni neri e al mercato delle locazioni extra legem si può fare in maniera più forte e determinata.
Il decreto legislativo 23/2011 consente per la prima volta, e senza alcun ricorso al giudice, all’inquilino di registrare il contratto, anche verbale, presso l’agenzia delle entrate e ottenere in questo modoun nuovo contratto 4+4. Il canone annuo sarà pari a tre volte la rendita catastale dell’unità immobiliare, ed andrà diviso per i 12 mesi.
Il canone mensile derivante dalla registrazione può variare mediamente dai 100 euro ai 300 euro. Si tratta di una possibilità concreta per tante famiglie, ma in particolare per studenti fuori sede e immigrati, di uscire dal ricatto imposto dai proprietari che pretendono affitti esosi e senza contratto, per il solo scopo di evadere le tasse.
Per questo abbiamo deciso di costruire questa campagna in tanti soggetti diversi – reti universitarie, collettivi, sindacati, associazioni – per dare più forza a questa possibilità di uscire dal nero.
Ottenere un contratto regolare può essere un primo passo per la costruzione di nuove garanzie contro la precarietà e nuovi diritti di cittadinanza.
Tutti gli inquilini che decidono di avviare il procedimento di auto-denuncia possono essere assistiti dai nostri avvocati presso tutti gli sportelli della campagna “Fuori dal Nero”.