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Interni / Reportage

Un rifugio di memoria viva per non dimenticare l’eccidio di Monte Sole

Il pubblico aspetta l’inizio di un concerto seduto nel prato di fronte al Poggiolo, il rifugio Re_Esistente -sullo sfondo- nel Parco regionale storico di Monte Sole © Cooperativa Re_Esistente

Al “Poggiolo Re_Esistente” le arti e la cultura sono lo strumento per ricostruire una comunità, a 80 anni dalla strage che cancellò ogni traccia di vita distruggendo tutto sui monti intorno a Marzabotto

Tratto da Altreconomia 273 — Settembre 2024

"Qui non c’era più una comunità, è stata azzerata ottant’anni fa. Noi lavoriamo per ricrearla e abbiamo scelto di farlo alle condizioni della natura, ciò che resta”, spiegano Alessandro, Duccio, Luca e Nadia. Sono seduti a un tavolo del Poggiolo, il rifugio Re_Esistente di Monte Sole (BO), reduci dalla prima edizione di Lupo, tre giorni (dal 5 al 7 luglio) di musica, performance, camminate, presentazioni di libri e laboratori.

Il nome è anche una dedica a Mario Musolesi, il comandante Lupo della Brigata partigiana Stella Rossa, che dal novembre 1943 combatté in questi territori contro le forze nazifasciste. La storia che i quattro hanno iniziato a scrivere insieme ai soci della cooperativa Re_Esistente non può prescindere da quel periodo storico e dal luogo in cui siamo: il rifugio, che hanno in gestione dal 2020, è ancora oggi uno dei pochi edifici in muratura presenti all’interno del Parco regionale storico di Monte Sole, istituito nel 1989.

La valle era rimasta disabi

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