Diritti
Quorum zero, più democrazia. Consegnate 52mila firme
52.680 firme raccolte e consegnate a Montecitorio, a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare intitolata “Quorum zero, più democrazia”.
Tra i punti principali del disegno di legge costituzionale vi sono l’abolizione del quorum dallo strumento referendario -giudicato un ingiusto vantaggio per i “detentori del potere”, tutelati dalla disinformazione dei cittadini-, la precisa regolamentazione delle petizioni -dalla presentazione ai tempi di risposta-, l’introduzione del referendum propositivo, la valorizzazione dell’esercizio di democrazia diretta a livello locale -anche in questo caso tramite referendum propositivi, confermativi, abrogativi-, la possibilità per tutti i cittadini con età superiore ai 16 anni di rivolgere istanze al Parlamento, tenuto a rispondere entro tre mesi, l’indizione di un referendum confermativo rispetto a “contestati” provvedimenti legislativi (da modifiche della Costituzione a trattati internazionali).
Obiettivo raggiunto, dunque, ma non per questo esaurito. Gli organizzatori della campagna, infatti, fanno sapere che “il Comitato continuerà a lavorare affinché questa proposta segua l’iter previsto dalla legge in tempi congrui e ragionevoli”. Calendario che vede nel 5 settembre la prima scadenza, ovvero l’annuncio del testo all’interno dell’Allegato A del rendiconto della prossima seduta della Camera dei Deputati. Verificate le firme, il Ddl di iniziativa popolare verrà assegnato alla commissione preposta, “probabilmente”, ipotizzano gli organizzatori, la Commissione Affari Costituzionali, presieduta dal deputato Donato Bruno (Pdl).
Un lungo percorso a tappe che ha un solo traguardo, così sintetizzato dagli autori della proposta: “Eliminare il monopolio del potere legislativo, detenuto da una ristretta cerchia di persone organizzate in un gruppo ancora più ristretto di gruppi di potere”.