Diritti
Polizia contro gli studenti?
Di fronte all’inquietante minaccia del presidente del consiglio, che afferma di essere in procinto di dare disposizioni affinché la polizia impedisca l’occupazione delle università, vale la pena riportare l’intervento di un sindacato di polizia. In passato, su vicende importanti (come…
Di fronte all’inquietante minaccia del presidente del consiglio, che afferma di essere in procinto di dare disposizioni affinché la polizia impedisca l’occupazione delle università, vale la pena riportare l’intervento di un sindacato di polizia. In passato, su vicende importanti (come il G8 di Genova e i relativi processi) tutto il sindacalismo di polizia ha tenuto un profilo troppo basso, Silp-Cgil incluso. Quei silenzi hanno reso meno autorevole la voce che ora si leva, e che riporto qui sotto.
«E’ evidente che le forze di polizia rispettano la legge e applicano le direttive del governo», dice Claudio Giardullo, segretario generale del sindacato di polizia Silp-Cgil all’agenzia di stampa ApCom, ma è una premessa doverosa, prima delle critiche alla parole di Berlusconi sull’invio della polizia nelle università e nelle scuole occupate dagli studenti per protestare contro i decreti Gelmini. «Consideriamo un grave errore – afferma Giardullo – inasprire lo scontro sociale nel Paese specie quando sono in discussione riforme che riguardano diritti fondamentali come lo studio e il lavoro. In questi casi – ha aggiunto il segretario generale del Silp-Cgil – il dialogo è il metodo per garantire che la democrazia non tradisca se stessa».
«Non si può non tenere conto – prosegue Giardullo – del ruolo che il nostro ordinamento riconosce ai Rettori e ai presidi degli istituti scolastici sull’impiego delle forze di polizia all’interno degli Atenei e delle scuole. Pensare di impiegare le forze di polizia a prescindere dalle valutazioni dei Rettori e dei presidi a proposito dei rischi sulla incolumità delle persone e dei luoghi – conclude Giardullo – sarebbe una cosa discutibile dal punto di vista della legittimità ma anche dal punto di vista del buon senso».