Cultura e scienza / Opinioni
Piante selvatiche e sapori ritrovati. La storia di Egda, un ecosistema di saperi nel Piemonte

Un’associazione, nata nelle valli dell’Alto Piemonte, riscopre e valorizza le piante spontanee attraverso gastronomia, etnobotanica e divulgazione. Con il progetto Erbass e la rassegna Primavera Gastronomica, crea un ponte tra natura, cultura e benessere. La seconda tappa della rubrica “Germogli” a cura di Mauro Ferrari, autore di “Erbacce”
Sul sito di Altreconomia prosegue una storia di semi e piante, alberi e boschi in forme umane, un’esperienza generativa di comunità in giro per l’Italia raccontata senza fronzoli o autocompiacimento da chi la pratica. Non si tratta di “buone notizie” per consolare ma di “Germogli” che escono dal seminato per provare a cambiare le cose. Una rubrica-concime curata da Mauro Ferrari, sociologo, formatore specializzato nel welfare e nella progettazione sociale, nonché autore per la nostra casa editrice del fortunatissimo libro “Noi siamo erbacce” (2024). “Sono stato accolto, ascoltato. Ora tocca a loro”.
Nata tra le vallate dell’Alto Piemonte occidentale, Egda (Ethnobotany and gastronomic diversity in the Alps) è più di una semplice associazione: è un ponte tra natura, cultura e benessere. La sua missione? Diffondere la conoscenza sulle piante spontanee di interesse alimentare e medicinale, rivelandone il valore spesso dimenticato. Dietro a questa idea c’è Pietro Ganni, cuoco biellese per il quale le erbe non sono solo ingredienti, ma compagne di vita. Dopo un periodo difficile, ha trovato nella natura una bussola per ritrovare se stesso. “Le erbacce sono amiche fedeli,” racconta Pietro. “Non ingannano mai. Sono preziose, sempre presenti nei momenti di smarrimento, pronte ad aiutarci a riscoprire identità e serenità.”
Egda ha mosso i primi passi come un semplice gruppo Facebook, un ritrovo virtuale per appassionati di etnobotanica e gastronomia, tra cui alcuni studenti dell’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo. Con il tempo, il progetto ha preso forma e si è trasformato in un’associazione vera e propria. “Se Egda esiste, lo devo ai miei nonni, che mi hanno insegnato a raccogliere e cucinare le erbe selvatiche,” spiega Pietro. “Poi al mio professore di etnobotanica, Andrea Pieroni, che è stato una grande fonte di ispirazione, e a Marco Maffeo, esperto nella conservazione della biodiversità, che mi ha aiutato a dare struttura e organizzazione all’idea. Infine, un ringraziamento speciale va a mia moglie, Marta Miolo, che ha sempre creduto in questo progetto.” Oggi Egda conta centinaia di soci e un direttivo di otto persone con competenze che spaziano dalla cucina all’agricoltura, dalla biologia ecologica alla fitoterapia. Un ecosistema di saperi, unito dalla passione per il mondo vegetale.
Se Egda è la pianta, Erbass è lo stolone, il germoglio che si diffonde e propaga. Questo progetto, il cuore divulgativo dell’associazione, prende il nome dal termine piemontese per “erbaccia”: simbolo di qualcosa di trascurato, ma in realtà ricco di potenziale. Erbass nasce per colmare questa incomprensione e riportare le persone a un rapporto più consapevole con le piante spontanee, attraverso passeggiate botaniche, laboratori, corsi di foraging ed erboristeria, e una rassegna gastronomica dedicata.
Domenica 6 aprile 2025 segna l’inizio della quarta edizione della Primavera Gastronomica, con due eventi imperdibili: il Salone delle Erbe e la Cena Botanica.Il Salone delle Erbe, che si svolgerà a Occhieppo Superiore in Valle Elvo (BI), darà il via a due mesi di eventi dedicati alla valorizzazione delle erbe spontanee commestibili dell’Alto Piemonte. Sarà una giornata all’insegna della biodiversità e dell’etnobotanica, con una mostra collettiva sulle erbe spontanee, un mercato con oltre venti produttori specializzati nella raccolta e trasformazione “selvatica”, degustazioni e attività pratiche con esperti del settore. Il tutto culminerà in un aperitivo con cocktail spontaneo e una “marenda cun ai ronζure”, ovvero un assaggio di avanzi della tradizione alpina.
Lunedì 7 aprile sarà invece il momento della Cena Botanica narrata “a 30 mani”, un evento unico che vedrà la collaborazione di 15 chef e produttori locali in un viaggio culinario dedicato alle erbe selvatiche del territorio. Il menù, elaborato dalla rete Erbass, esplorerà la cucina spontanea, combinando ricerca gastronomica e tradizione.
Un elemento chiave di questa edizione è il Giardino Fitoalimurgico, un progetto che Egda sta sviluppando da tre anni a Vermogno, vicino a Occhieppo Superiore. Questo spazio, sostenuto dal bando Armonia+ della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e dall’associazione Vermogno Vive, non è solo un giardino, ma un vero e proprio laboratorio comunitario. Qui si potranno osservare le piante nel loro habitat naturale, imparare a riconoscerle e scoprirne gli usi tradizionali e innovativi.
Il legame tra la Primavera Gastronomica e il Giardino Fitoalimurgico sottolinea l’importanza della riscoperta del patrimonio vegetale locale e della sua valorizzazione culturale e gastronomica. I proventi della rassegna e delle future iniziative di Egda saranno destinati al completamento e al miglioramento del giardino. Per chi desidera approfondire questi temi e partecipare agli eventi, tutte le informazioni sono disponibili su erbass.it.
Egda e Erbass non sono solo progetti: sono un invito a riscoprire ciò che la natura ci offre, con curiosità, rispetto e passione.
Mauro Ferrari è sociologo e formatore specializzato nel welfare generativo e nella progettazione sociale. Attualmente ricopre il ruolo di docente presso la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (Supsi). È coautore, insieme a Stefania Miodini, del libro “La presa in carico nel servizio sociale. Il processo di ascolto” pubblicato nel 2018 da Carocci. È anche autore di numerosi articoli e conduce seminari sulla botanica sociale.
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