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Heimat è il luogo dell’anima. L’affascinante avventura tra gli scaffali di Marghera

Stefano e Ivano

Sul sito di Altreconomia Mauro Ferrari racconta esperienze di comunità in giro per l’Italia senza fronzoli o autocompiacimento da chi le pratica. Non si tratta di “buone notizie” per consolare ma di “Germogli” che escono dal seminato per provare a cambiare le cose. La prima è quella di Heimat, nata a Marghera nel 2020 grazie a Stefano e Ivano. È più di una libreria: è un punto di incontro e rigenerazione urbana, dove libri ed “erbacce” diventano simboli di inclusione e comunità

Sul sito di Altreconomia inizia una storia di semi e piante, alberi e boschi in forme umane, un’esperienza generativa di comunità in giro per l’Italia raccontata senza fronzoli o autocompiacimento da chi la pratica. Non si tratta di “buone notizie” per consolare ma di “Germogli” che escono dal seminato per provare a cambiare le cose. Una rubrica-concime curata da Mauro Ferrari, sociologo, formatore specializzato nel welfare e nella progettazione sociale, nonché autore per la nostra casa editrice del fortunatissimo libro “Noi siamo erbacce (2024). “Sono stato accolto, ascoltato. Ora tocca a loro”.


Questa rubrica inizia dove tutto ebbe inizio; da una libreria in centro a Marghera, terraferma veneziana. Qui due operatori sociali si sono lanciati in una avventura affascinante, a dimostrazione che quando parliamo di welfare locale e di rigenerazione urbana possiamo raccontare molte forme diverse, compresa quella di una “bottega” che diventa punto di riferimento per una comunità. Se poi il negozio invece che di “negazione dell’ozio” si cimenta in una rilettura delle erbacce. Ascoltiamo la loro storia.

Heimat è il luogo dell’anima, un concetto che risuona profondamente per Stefano e Ivano, due operatori sociali che hanno deciso di aprire una libreria a Marghera (VE) nel luglio del 2020. Entrambi appassionati di libri e impegnati come educatori in una cooperativa sociale del trevigiano, hanno unito le loro passioni e competenze in un progetto che potesse diventare “un luogo di incontro, scambio e ascolto”. Per loro, “il libro è un pretesto ideale per condividere idee e riflessioni sul mondo e su tutto ciò che ci circonda”.

La scelta di Marghera non è stata casuale. Questo luogo, ricco di vitalità sociale, con associazioni e persone impegnate su svariati fronti, rappresenta un territorio cruciale nel contesto delle sfide sociali contemporanee. Tra deindustrializzazione, crisi ambientali, opportunità interculturali e difficoltà di convivenza tra identità diverse, Marghera sembrava il posto giusto per dar vita a una libreria che potesse rispondere ai bisogni della comunità.

Il nome “Heimat” è arrivato grazie alla lettura di uno scritto di Alexander Langer. Una parola che racchiude un significato che richiede tempo e riflessione per essere compreso. Heimat non è semplicemente “il luogo di origine”, ma un luogo che evoca “ricordi ed emozioni profonde”, sia personali che collettive, ed è un luogo di accoglienza, di apertura verso gli altri.

La libreria fisica è nata anche grazie al supporto e al confronto con un gruppo di amici e cittadini attivi di Marghera, che hanno dato feedback preziosi su un progetto che, all’inizio, sembrava audace ma che ha incontrato il bisogno del territorio di trovare spazi di stimolo socioculturale e di rete tra le diverse esperienze di partecipazione cittadina.

Stefano e Ivano raccontano anche un episodio significativo che riguarda uno dei fondatori, che frequentò un corso di laurea in Scienze del servizio sociale. Durante quel corso, Mauro Ferrari, un docente, parlò di “erbacce”. Un termine che solitamente indica piante considerate inutili o dannose, ma che può essere applicato anche a persone che non rientrano nei parametri delle norme stabilite. Stefano e Ivano incontrarono Mauro durante la preparazione del suo libro “Noi siamo erbacce” e si sentirono spinti a diventare un ponte tra l’autore e la casa editrice Altreconomia per una possibile pubblicazione, che si concretizzò.

Quando arrivò il momento di trovare un nome per la loro sezione di libri usati, la scelta cadde su “Erbacce”. Libri che spesso finirebbero dimenticati o scartati, ma che mantengono un grande valore letterario e sono in grado di suscitare curiosità e generare nuove riflessioni. Per chi frequenta Heimat, erbacce e libri usati sono ormai diventati sinonimi, rappresentando un concetto che per Stefano e Ivano è carico di “speranza e inclusività”. Grazie, Stefano e Ivano. Ci rivedremo lì.

Mauro Ferrari è sociologo e formatore specializzato nel welfare generativo e nella progettazione sociale. Attualmente ricopre il ruolo di docente presso la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (Supsi). È coautore, insieme a Stefania Miodini, del libro “La presa in carico nel servizio sociale. Il processo di ascolto” pubblicato nel 2018 da Carocci. È anche autore di numerosi articoli e conduce seminari sulla botanica sociale.

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