Monsanto sotto accusa per i Pbc
Nord America
Monsanto probabilmente sapeva che i policlorobifenili (Pcb), composti brevettati nei primi anni Trenta e vietati dal 1979, rappresentavano un pericolo per la salute dell’uomo e dell’ambiente. Eppure, per otto anni, avrebbe continuato a produrli e a venderli. È quanto emerso dal “Poison Papers Project” (poisonpapers.org), un progetto di documentazione promosso dal “Bioscience resource project” e dal “Center for media and democracy” (prwatch.org). Nel 1972 Monsanto aveva volontariamente smesso di vendere i Pbc, tranne che come refrigeranti e lubrificanti nelle apparecchiature elettriche, continuando a produrli fino al 1977, con il nome di Aroclor. “Nel 1999, i prodotti Aroclor 1254 e 1260 sono stati identificati come la causa di una delle più gravi contaminazioni alimentari d’Europa, in Belgio”, scrive il quotidiano Guardian.
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