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Altre Economie / Opinioni

Liberiamoci dal prezzo ingiusto: ribaltare le “regole” del mercato è possibile

Altraqualità

Il costo finale di un prodotto fair trade viene stabilito tenendo conto anche della giustizia sociale e ambientale. La rubrica a cura di “Equo Garantito”

Tratto da Altreconomia 258 — Aprile 2023

“Al giorno d’oggi la gente conosce il prezzo di tutto e non conosce il valore di niente”. Prendo a prestito questa citazione quanto mai attuale di Oscar Wilde, tratta da “Il ritratto di Dorian Gray”. Siamo stati abituati a considerare il prezzo in maniera utilitaristica, a cercare sempre il più conveniente o il più basso.

Il mercato e le merci sembrano slegati dalla realtà, connessi unicamente alla nostra disponibilità economica o ai nostri desideri. In definitiva, consumare per soddisfare i bisogni indotti dal mercato stesso. Un sistema che strenuamente lavora per nascondere i valori che sostanziano la (tanta) vita dietro a un prodotto. Garantire a chi produce il pagamento di un prezzo giusto è il quarto dei dieci principi fondamentali del commercio equo e solidale che stiamo ripercorrendo in questa rubrica. La Carta italiana dei criteri del fair trade recita: “Pagare un prezzo equo che garantisca a tutte le organizzazioni coinvolte nella catena di commercializzazione un giusto guadagno; il prezzo equo per il produttore è quello concordato con il produttore stesso sulla base del costo delle materie prime, del lavoro locale, della retribuzione dignitosa e regolare per ogni singolo produttore”.

Se la “retribuzione dignitosa” è il punto di arrivo necessario, i suoi presupposti -per tornare alla citazione iniziale- stanno nella necessità di legare il prezzo a un valore. Quando si parla di “organizzazioni coinvolte nella catena di commercializzazione” e “prezzo concordato con il produttore” si entra infatti in un sistema di relazioni, vera anima dell’agire quotidiano del fair trade: un approccio che mira a includere nella cifra che viene scritta sui cartellini dei singoli prodotti i bisogni degli individui, delle loro comunità e dell’ambiente in cui vivono.

Abituare i consumatori e le consumatrici a considerare il prezzo nel suo valore relazionale fa parte del nostro impegno. Scegliere come partner organizzazioni che lavorano in base a questi principi, rispettando la dignità umana e socializzando gli utili, è alla base delle nostre attività. Una di queste esperienze è quella di Assisi garments, un’azienda nata nel 1994 nello Stato indiano del Tamil Nadu grazie alla congregazione locale delle suore di San Francesco per offrire formazione e occasione di impiego a ragazze svantaggiate e con disabilità, prevalentemente sordomute.

Assisi garments è stata una delle prime realtà indiane a dedicarsi alla produzione di maglieria unicamente con cotone biologico e i suoi prodotti sono importati in Italia da AltraQualità. Negli anni ha coinvolto centinaia di ragazze al lavoro di sartoria per inserirle in programmi di formazione che vanno da uno a tre anni. Vengono loro garantiti vitto, alloggio e un salario regolare che viene accantonato su un conto bancario a loro intestato e che gli viene consegnato alla fine del periodo di formazione, insieme a una macchina da cucire per poter avviare un’attività in proprio.

Assisi garments occupa oggi un centinaio di persone (l’80% donne) reimpiegando i profitti nel progetto stesso e in altre attività caritatevoli come scuole, orfanotrofi, centri per anziani. Non è semplice includere fattori come le relazioni, la giustizia, la dignità, il rispetto dell’ambiente all’interno di un prezzo espresso con una cifra monetaria. Ma è quanto il commercio equo e solidale cerca di fare da quasi quarant’anni, con l’auspicio (anzi, la certezza) che tragedie come quella del crollo del Rana Plaza in Bangladesh in cui dieci anni fa morirono oltre mille persone siano evitabili e che gli abiti che indossiamo possano essere davvero puliti (abitipuliti.org).

Equo Garantito Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale è l’associazione di categoria delle organizzazioni di commercio equo e solidale italiane 

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