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Altre Economie / Opinioni

Un impegno quotidiano per difendere il diritto al futuro

Nel 2023 proseguiranno le iniziative e le attività del commercio equo per ricordare che un altro mondo è possibile. E che passa da noi. La rubrica a cura di “Equo garantito”

Tratto da Altreconomia 255 — Gennaio 2023

Quello che passa tra la fine di un anno e l’inizio del seguente è tradizionalmente un periodo in cui spesso ci sentiamo in dovere di stilare consuntivi, elaborare previsioni e auspici. Abituati come siamo a percepire l’anno in maniera circolare, quasi fosse un monopoli. Ma il tempo, tutto sommato, è una convenzione creata da noi umani ansiosi, per darci una rotta e orientarci attraverso il succedersi degli eventi. Dunque, proviamo a fotografare il momento, a prescindere dalla ricorrenza.

Non possiamo nasconderci che il nostro sia un tempo complicato. È scoppiata una guerra in Europa, un conflitto che ha avvicinato ai nostri confini il pericolo, l’orrore e l’insensatezza che tanti esseri umani vivono quotidianamente in ogni parte del mondo. Dobbiamo fare i conti con l’instabilità economica generata dalla pandemia prima e dall’invasione russa dell’Ucraina poi. O, forse, potremmo dire l’instabilità ciclica creata da un sistema economico abituato a sfruttare ogni evento per lucrare. I nazionalismi, i sovranismi e i localismi (specializzati nel mettere le persone le une contro le altre) sono antropologicamente refrattari alla tutela dei diritti, a partire da quelli delle minoranze, ma in realtà insofferenti verso i diritti in genere.

Tra questi, quello al futuro negato a milioni di persone nel mondo cui viene tolto anche il diritto a cercare salvezza. È una sfida che riguarda tutti noi e che ci spinge non solo a impegnarci in un’essenziale opera di solidarietà ma anche a difendere il nostro diritto al futuro, indissolubilmente legato a quello di tutti gli esseri umani. La lotta per la difesa dell’ambiente è solo l’esempio più attuale. Su tutto ciò, noi comunità del commercio equo e solidale, in virtù della nostra storia e della nostra pratica quotidiana, abbiamo certamente qualcosa da dire e tanto da fare.

Il nostro impegno come anello della catena di solidarietà che ci lega a tante persone di culture e idee differenti, in tutto il mondo, fa di noi ambasciatori e ambasciatrici di una pratica di relazioni umane ed economiche che, per sua natura, si contrappone a un sistema che nega diritti e futuro in nome del profitto. I percorsi di pace che da sempre incrociamo nel relazionarci a esperienze visionarie di impresa alternativa, nel mondo e nel nostro Paese, ci forniscono strumenti di riflessione e pratici per indicare possibili cammini alternativi ai conflitti armati. La volontà di creare percorsi di economia alternativa, iscritta nel Dna del fair trade, deve fare di noi, in questo periodo storico, testimoni di pratiche economiche votate alla creazione di futuro. L’avvenire che spetta a tutte quelle persone che, nel mondo, soffrono per le ingiustizie prodotte dal sistema economico in cui viviamo e in cui, nostro malgrado, siamo inseriti. Urliamo forte che un altro mondo è possibile. E pretendiamolo. Abbiamo tanto da dire e molto da fare, si diceva. Possiamo essere una sorta di “opposizione umanista” a un sistema che disumanizza l’essere umano, il lavoro e le relazioni.

Lavoriamo perché un giorno, presto, chi pensa al commercio equo e solidale, o chi inquadra il marchio di Equo Garantito, immediatamente sia portato a riflettere su tutto questo. Stimoliamo le persone (e non semplicemente i “consumatori”) a fare non solo una scelta consapevole e necessaria nel preferire un prodotto con caratteristiche etiche a uno che non ne ha, ma a sentirsi parte di una comunità progressista, testimone di valori profondamente umani e oggi ancora rivoluzionari. Buon cammino a tutte e a tutti, nel 2023 e oltre.

Equo Garantito, Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale è l’associazione di categoria delle organizzazioni di Commercio Equo e Solidale italiane.

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