Diritti
Le pistole di Alemanno
A desgno suggello di una campagna politica frutto di un’impostazione ideologica violenta e autoritaria, oggi il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha consegnato le pistole d’ordinanza ai vigili urbani che ne hanno fatto richiesta. E’ facile immaginare che i volontari…
A desgno suggello di una campagna politica frutto di un’impostazione ideologica violenta e autoritaria, oggi il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha consegnato le pistole d’ordinanza ai vigili urbani che ne hanno fatto richiesta. E’ facile immaginare che i volontari saranno considerati dei benemeriti. Ma in ogni caso conta più l’immagine che la sostanza: al sindaco eletto sull’onda di un fasullo "allarme stupri" nell’ambito di una finta emergenza sicurezza, basta e avanza scattare le foto ricordo e mostrare il petto ai cittadini, accreditandosi come garante dell’ordine pubblico a qualunque costo. Riuscirà addirittura a far credere di essere un innovatore per avere armato i vigili urbani.
I vigili non useranno le armi, per il semplice motivo che sono perfettamente inutili nel loro lavoro; se in qualche raro caso le useranno sarà sparso inutile sangue, ma si dirà che è stato un incidente; nulla in ogni caso cambierà nello stato dell’ordine pubblico nella capitale. La consegna delle pistole è l’atto estremo – osceno quanto plateale – di una messa in scena, in corso da qualche anno e che ha frutttato notevoli risultati elettorali alla destra, grazie anche alla benevola partecipazione del centrosinistra alla pantomima sulla sicurezza, il pericolo immigrati, la caccia ai lavavetri, l’emergenza rom.
Nel frattempo lo spirito di convivenza nelle nostre città è purosamente declinato, l’astio reciproco fra le persone è cresciuto e abbiamo procurato formidabili lesioni al tessuto civile della nostra democrazia. Le pistole di Alemanno sono la fotografia di un paese malato.