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Economia / Opinioni

La spesa sociale e il nodo dell’equità

spesa sociale
© Anna Barbi - Flickr

La fiscalità generale ha un ruolo centrale nel finanziamento del welfare. Sono necessarie azioni incisive in tema di lotta all’evasione fiscale. La rubrica a cura dell’Osservatorio internazionale per la coesione e l’inclusione sociale (OCIS)

Tratto da Altreconomia 223 — Febbraio 2020

La limitatezza delle risorse per il finanziamento della protezione sociale è tema ricorrente nel dibattito pubblico italiano. Ma quanto spende l’Italia per i programmi di welfare (pensioni, sanità, disoccupazione, povertà, etc.) rispetto agli altri Paesi europei? Com’è evoluta la spesa sociale? E com’è finanziata? Le statistiche (Eurostat) ci dicono cose differenti. Se consideriamo la spesa lorda -l’indicatore più utilizzato- l’Italia appare tra i big spenders nell’Unione europea, con un livello di spesa per la protezione sociale pari al 29,7% del Prodotto interno lordo 2016, superiore al 28,2% della media dell’Ue a 28 Paesi -mentre nel 2005 l’Italia presentava ancora una spesa lorda inferiore alla media europea (25,3% contro 26,0%)-.
Tale scarto non è tuttavia dovuto a un più sensibile aumento della spesa per la protezione sociale in Italia rispetto agli altri Paesi membri -al contrario, la spesa in termini reali è cresciuta in misura minore in Italia tra il 2005 e il 2016-

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