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La sfida di Potencial per far crescere l’economia solidale in Slovenia

© Potencial

L’impresa sociale è stata fondata dopo la crisi globale del 2008 con l’obiettivo di sostenere le piccole imprese agricole a esprimere il loro pieno potenziale, secondo principi di sostenibilità. È tra i partner del festival RethinkAble in programma tra Gorizia e Nova Gorica dal 14 al 22 ottobre

Lilijana Brajlih è la presidente di Potencial – Inštitut za revitalizacijo podeželja (Istituto per la rivitalizzazione rurale), impresa sociale con sede a Lokovec, frazione del Comune di Nova Gorica, in Slovenia. Si tratta di una realtà che supporta iniziative e start-up sul territorio, per contribuire all’evoluzione verso un mercato diverso, di stampo glocal, incentrato sul rispetto dell’ambiente e delle relazioni umane. “Puntiamo a risvegliare il potenziale delle comunità locali, stimolando la nascita di idee innovative e sostenibili, che portino con sé uno sviluppo delle aree rurali”, spiega Brajlih. Costola e naturale conseguenza dell’impresa è lo spaccio “Moja štacuna dobra”, avviato nell’ambito di un progetto europeo, che a pochi passi dalla frontiera garantisce fornitura, approvvigionamento e vendita di prodotti locali, mantenendo una relazione con i clienti e i fornitori. “Il nostro obiettivo è contribuire alla formazione di un modello di economia solidale slovena, i cui confini non sono ancora ben delineati nel Paese, nonostante sia citata nella legge nazionale sulle imprese sociali”.

Potencial è nata dopo la crisi del 2008, che ha lasciato tante persone -tra cui il marito della vicepresidente- senza un lavoro e senza sicurezza economica. Da qui è sorta l’idea di ripartire dalle piccole comunità perché potessero esprimere appieno il loro potenziale culturale, agricolo, innovativo e di sviluppo. “Abbiamo iniziato senza una particolare esperienza sul campo -afferma Brajlih-, ma negli anni successivi abbiamo realizzato diversi progetti e siamo diventati un punto di riferimento per le imprese sociali e un’ispirazione per il cambiamento”. Le attività che svolge Potencial sono diverse e ben articolate: dalla formazione per i futuri titolari di aziende che vogliono agire in modo etico, fino all’incubazione di start-up, passando per l’impiego di persone appartenenti a categorie fragili, come le persone con disabilità o chi soffre di dipendenza da sostanze.

Uno dei principali ambiti in cui si muove l’istituto, però, è legato alla filiera agroalimentare. Grazie allo spaccio rifornisce infatti le mense di istituzioni pubbliche -scuole, ospedali o case di riposo- di alimenti sani, di stagione e a chilometro zero, prodotti da aziende agricole responsabili e selezionate. “I contadini devono essere certificati e lavorare secondo determinati standard -dice la vicepresidente-. Per quanto riguarda le uova, per esempio, non basta che mi dicano che allevano le galline a terra: deve essere tutto provato e verificabile”.

In collaborazione con le scuole del territorio, l’istituto realizza anche eventi di sensibilizzazione, il più importante dei quali è quello legato alla “Colazione slovena”: una volta all’anno, il terzo venerdì di novembre, vengono distribuiti ai ragazzi dei panieri contenenti prodotti locali (mele, pane e miele). Si tratta di un vero e proprio momento di festa e di incontro tra i produttori e le nuove generazioni. “Con l’epidemia di Covid-19, purtroppo, le cose sono molto cambiate -sospira Brajlih-. In questi due anni non abbiamo potuto chiamare molte persone o distribuire cibo sfuso. Contiamo però di sviluppare dei modelli che ci permettano di realizzare ugualmente queste attività, mantenendo la sicurezza, anche in caso succedano situazioni simili in futuro”.

Le relazioni di Potencial non si limitano al solo territorio sloveno ma arrivano anche al di qua del confine. L’associazione sta contribuendo a organizzare RethinkAble, un festival transfrontaliero delle economie trasformative in programma tra Gorizia e Nova Gorica dal 14 al 22 ottobre. Il festival è ideato dall’associazione friulana ProDES, che si occupa di sensibilizzazione sui temi dell’economia solidale, in collaborazione con le università italiane e slovene oltre a diverse realtà, tra cui Legambiente e la Rete italiana dell’economia solidale (Ries).

A questa iniziativa parteciperà anche uno dei produttori di riferimento dell’istituto, l’agriturismo Toncevi, di Nova Gorica, che ha ricevuto le etichette di Slovenia green cusine, Slovenia green accomodation e Green Key. “Siamo una fattoria ecologica -spiega il titolare, Mark Smerajk-, alleviamo capre, conigli e galline. Abbiamo anche un orto e un frutteto da cui ricaviamo i prodotti  che portiamo sulle tavole dei nostri ospiti, cucinati secondo ricette tipiche della nostra cultura”. Fare turismo lento e sostenibile si può, secondo il proprietario della struttura, grazie a un mix tra innovazione (pannelli fotovoltaici e sistemi di riciclo dell’acqua) e tradizione. “La relazione con Potencial è ormai di lunga data -conclude il titolare- e riguarda sia la fornitura di prodotti di qualità per le istituzioni pubbliche sia la partecipazione a eventi. Negli ultimi tempi la nostra collaborazione riguarda principalmente il supporto del sistema locale, sia verso i produttori che verso i consumatori, per una produzione di cibo rispettoso dell’ambiente, delle persone e degli animali”.

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