Diritti
La camorra ringrazia
Con riflesso pavloviano, il governo risponde alla recrudescenza della violenza camorrista (sei immigrati africani uccisi in Campania) inviando prima 400 agenti poi anche 500 militari. “Per riprendere il controllo del territorio”, annuncia il ministro, che fa parte di un governo…
Con riflesso pavloviano, il governo risponde alla recrudescenza della violenza camorrista (sei immigrati africani uccisi in Campania) inviando prima 400 agenti poi anche 500 militari. “Per riprendere il controllo del territorio”, annuncia il ministro, che fa parte di un governo che non si distingue certo per il suo impegno nella lotta alla criminalità organizzata.
E’ una vecchia storia: non avendo autorevolezza, ed essendo compromessi oltremisura in una gestione assai opaca (diciamo così) del potere anche e soprattutto nel Sud Italia, l’unica azione possibile è mobilitare l’esercito, fare un po’ di rumore, catturare qualche titolo di telegiornale per diffondere la sensazione che a Roma c’è qualcuno che agisce. Stiamo certi che tutto resterà come prima. I camorristi non si spaventeranno certo per così poco. Del resto hanno ucciso i sei immigrati senza alcun motivo, se non mostrare a tutti chi è che comanda e quale grado di protervia può raggiungere.
Nello stessa seduta del consiglio dei ministri, Roberto Maroni ha aggiunto altri elementi al suo vessatorio piano anti immigrazione, dai vistosi connotati razzisti. In barba a tutta la retorica sulla promozione della famiglia, e anche alla retorica sull’accoglienza aperta “per chi si comporta bene”, il governo ha deciso di rendere più difficile la procedura di ricongiugimento dei familiari, imponendo agli immigrati il costo del test Dna che accerti l’appartenenza allo stesso nucleo d’origine.
Un altro provvedimento di chiaro sapore anti democratico, è la “stretta” nella normativa sul diritto d’asilo. In sostanza chi fugge da dittature e persecuzioni, riceverà nella “democratica” Italia un sonoro rifiuto. Quando si parla di democrazia nel nostro paese, è bene tenere a mente “dettagli” come questi.