Cultura e scienza / Attualità
Il Festival del turismo responsabile IT.A.CÀ riparte con gli eventi dal vivo
Cammini, sentieri, trekking e degustazioni in nove Regioni fino al primo novembre. Da Bologna a Palermo, la rassegna torna a proporre -in sicurezza- occasioni per riprendere a viaggiare e valorizzare le ricchezze dei territori. Il programma
IT.A.CÀ, il festival dedicato al turismo responsabile, torna a camminare in strada. Terminata la prima parte online dell’evento, che ha visto oltre 160 esperti del settore turistico confrontarsi sul tema della biodiversità, ora la rete del Festival riparte con gli eventi in presenza. Fino al primo novembre, IT.A.CÀ propone un fitto calendario di appuntamenti divisi in 11 tappe dislocate in nove Regioni: itinerari in bicicletta, escursioni in canoa, trekking urbani e cammini per scoprire le perle nascoste che l’Italia sa offrire e ricominciare a vivere i territori da angolazioni differenti, secondo una prospettiva capace di unire sostenibilità del turismo e benessere dei cittadini.
“Tornare a viaggiare insieme, questo è il nostro obiettivo e il nostro augurio”, spiega il direttore del festival Pierluigi Musarò. “Farlo restando dove siamo ma acquisendo una prospettiva del tutto diversa, che serve per apprezzare ancora di più i nostri territori e le opportunità che il viaggio responsabile offre”.
È Bologna una delle prime tappe in cui approda il Festival. A partire dal primo fine settimana di settembre e per tutti quelli del mese, la città diventa crocevia e snodo di eventi, percorsi, itinerari a piedi e a pedali. Il programma prevede percorsi sugli alberi a Monghidoro e camminate nella Val di Zena, dove nel 1965 un contadino trovò i resti di un’antichissima balena. E ancora itinerari in bicicletta alla scoperta dei luoghi del cibo a chilometro zero e un momento collettivo di formazione a Bentivoglio su come valorizzare in un’ottica turistica la pianura bolognese.
“Dobbiamo pensare alla biodiversità come a qualcosa che ci concede delle alternative, e le alternative garantiscono la capacità di adattamento, senza la quale siamo destinati a scomparire”, sottolineano Mili Romano e Antonella De Siena della fondazione Cuore di Pietra, partner della tappa bolognese. “Se da un punto di vista genetico gli umani sono un’unica razza siamo però diversi per cultura. Ciascuna cultura è portatrice di identità, di valori e di senso, quindi tutte le culture hanno pari dignità e vanno preservate con attenzione ed impegno. La biodiversità umana e la sua promiscuità sono dunque il motore della storia”.
Nel viaggio tra l’Appenino e la pianura bolognese non mancheranno le degustazioni, come quella organizzata nel giardino di Pimpinella, Scuola di botanica ed erboristeria selvatica: qui grazie a Laura dell’Aquila, biologa ed erborista, ci sarà una degustazione di crostini dell’erborista seguita da una visita guidata al giardino di erbe aromatiche e medicinali e al laboratorio di preparazione del liquore alle erbe “Elisir di lunghissima vita”.
IT.A.CÀ si svolgerà anche presso l’Anfiteatro Morenico di Ivrea (11-13 Settembre), a Palermo (18-20 Settembre), nei territori tra la Brenta e la Piave (25-26 Settembre), in Trentino (25-27 Settembre), nel Salento (2-4 Ottobre), nel Monferrato (3-4 Ottobre), a Taranto (9-11 Ottobre), a Napoli (10/11, 17/18, 24/25 Ottobre) e nel Levante Ligure (31 Ottobre- 1 Novembre). Il programma completo è qui.
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